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Carlo Cossutta

 

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  • Autore: Bruno, 10/09/2007

  • Ho letto di Ciso che cercava informazioni su Carlo Cossutta. Caro Ciso, ho avuto modo di ascoltarlo varie volte in Otello, Norma, Un Ballo in Maschera, in Sansone e Dalila al Regio di Parma dove ho visto, per la prima volta in vita mia, gettare fiori ad un tenore. Ho avuto anche la fortuna di essere diventato un amico poichè ci trovavamo spesso e parlavamo di lirica. Avrei molti episodi simpatici da raccontarti ma occuperei troppo tempo e spazio di questa rubrica. Ti posso assicurare, indipendentemente da un giudizio venuto da un amico, che era un vero professionista preparato e serio che, e me lo diceva spesso, non voleva tradire il suo pubblico e non gli interessava un gran chè la pubblicità delle sue recite sui giornali. Questo è, a mio avviso, un gesto di grande modestia che del resto lo contraddistingueva. Tanto per citare ad esempio: giorno apparve su una rivista specializzata uno scritto che diceva che attualmente il più grande Otello è Domingo (se si esclude Cossutta..)e lui alzò le spalle ! Nacque a S.Croce (TS) l'8 maggio 1932 ed emigrò in Argentina ove lavorava come falegname in una piccola fabbrica dello zio. Si dedicò al canto lirico e debuttò al Colon nel ruolo di Cassio (quasi per ironia diventerà uno dei grandi interpreti di Otello!). Tornò in Italia nel 68 e mi raccontò che Kraus doveva partecipare al battesino di un figlio/a (non ricordo) per cui non poteva materialmente recitare nel Duca di Mantova del Rigoletto e spinse Cossutta a recitare in sua vece. Cossutta era un pò intimorito ma accettò asscurandomi che Alfredo fu la persona che gli aprì la strada. Purtroppo un male micidiale lo spense il 22 gennaio dell'anno 2000.
  • Autore: Luigi, 05/12/2007

  • Caro Bruno: grazie per aver testimoniato quanto importante fosse Carlo Cossutta nel panorama lirico e per aver ancora una volta ricordato a tutti noi che la modestia....non sempre paga!!! Tuttavia ritengo doveroso rispolverare il ricordo di questo Tenore (lo ascoltai in un Sansone e Dalila!!!)dalle grandi doti canore ed umane. Di più: ti prego caldamente di riportare alla nostra memoria aneddoti o il pensiero di questo Grande che molti citano quale mirabile interprete dell'"Hostias et preces tibi, Domine" dal Requiem di Verdi definito tra i più alti esempi di un canto... d'altri tempi. Ringraziandoti anticipatamente, attendo con entusiasmo. Luigi
  • Autore: Bruno, 06/12/2007

  • Caro Luigi, anzitutto fammi dire che mi fa un enorme piacere il fatto che qualche appassionato di lirica "cerchi" aneddoti e notizie su Carlo Cossutta. Fortunatamente ho avuto modo di essergli vicino e quindi posso avere la presunzione di averlo conosciuto abbastanza profondamente. Era veramente umano, buono, gentile, disponibile e sincero: mai dalla sua bocca, anche in momenti di confidenza, è uscita una cattiva parola sui suoi colleghi che stimava e considerava degli ottimi professionisti. Era certamente un uomo che si era fatto con i sacrifici di un emigrato lavorando e pagandosi gli studi di canto valori che oggi forse appaiono utopistici. Visto che vuoi conoscere qualche aneddoto, soddisfo la tua curiosità. Un giorno eravamo assieme in macchina e fermi ad un semaforo. Gli dissi: " Hai sentito ieri sera in TV la Fanciulla del West ?" Mi rispose " Si, ma il tenore nell'aria Ch'ella mi creda doveva farla così!". E si mise a cantarla a piena voce (erano le nove del mattino con i finestrini della macchina chiusi) e le persone che passavano sul marciapiede si giravano e si guardavano intorno cercando di capire da dove venisse quella romanza !. Fu uno spasso vedere la gente sorpresa e incredula poichè non potevano sapere che era Carlo a cantarla. Caro Luigi, ti dirò un' altra cosa importante di Cossutta. Nel 1985 gli chiesi di partecipare ad un concerto gratuitamente per devolvere il ricavato per l'Associazione Donatori di Organi assieme al soprano Mara Zampieri e al tenore Giuseppe Botta accompagnati dal maestro Ennio Silvestri. Ebbene ti posso assicurare che non ci fu neanche un attimo di indecisione e la sua risposta, unitamente agli altri interpreti, su di assoluto assenso. Fu, inutile dirlo, un successone. Ciao e a presto. Bruno
  • Autore: Mae, 08/12/2007

  • Carissimo Bruno: scusate se mi interpongo nel dialogo riguardante il tenore Carlo Cossutta, io lo conosco di fama, e lo pongo tra le persone che non vanno assolutamente dimenticate. Potresti aiutarci nell'intento facendo pervenire alla redazione una bella foto del tuo caro Amico per poterla tenere nell'archivio del sito e poterla poi mostrare a chi non ha avuto l'occasione di conoscerlo ed ascoltarlo? Sarebbe un modo per dimostrare la nostra simpatia a chi, pur essendo grande, non ha avuto le attenzioni che avrebbe meritato. Se poi vorresti corredarla di un breve curriculum, sarebbe il massimo. Confidando nel tuo aiuto per adempiere al nostro compito di sostenere, rammentare, far conoscere ai molti ciò che solo pochi hanno avuto occasione di apprezzare, ti saluto caramente ed attendo.....attendiamo con ansia una tua risposta. GRAZIE. Mae
  • Autore: Bruno Bonetti, 11/12/2007

  • Gent.Mae, le invio una foto di Carlo Cossutta con un breve curriculum anche se è difficile concentrare in poche righe un'attività tenorile di 40 anni. Basti pensare al debutto al Colon di Buenos Aires nel 1958 nel ruolo di Cassio per diventare in seguito uno dei più importanti Otello. Nacque nel 32 a S.Croce (Trieste) e giovanissimo emigrò in Argentina dove lavorava in una piccola azienda di mobili e, contemporaneamente, studiava canto essendo dotato di un bel timbro tenorile. Come detto il debutto avvenne nel 58 e negli anni successivi svolge attività fra l'Argentina e l'Europa esordendo al Covent Garden nella stagione 63/64 nel Rigoletto (sospinto e stimolato da Kraus !). Le sue eccellenti doti vocali unitamente alla sua indubbia professionalità vengono premiate dai più grandi teatri mondiali:Chicago, Berlino, New York, Verona, Milano, Londra, Parigi ecc. Le opere che richiedono una "pesante" presenza tenorile come Otello, Sansone e Dalila, Trovatore, Aida, Ballo in Maschera, Simon Boccanegra, Don Carlos diventano i suoi cavalli di battaglia. Registro ben 223 recite di Otello e, caso insolito, negli ultimi anni della carriera si cimenta in due recite di Turandot. Non si può omettere di ricordare l'eccezionale stagione del 1973 all'Arena di Verona in cui, assieme al conterraneo Piero Cappuccilli, strabiliò pubblico e critica nel Simon Boccanegra nè il Trovatore del Maggio Musicale Fiorentino del 76 pur nell'abolizione del "do di petto" della Pira che il direttore R.Muti non volle fosse eseguito nel rispetto della partitura di Verdi che non lo prevedeva. Credo di dover chiudere questa "concentrazione" di dati su Carlo Cossutta non senza evidenziare la sua collaborazione con i massimi direttori quali Abbado, Kleiber, Muti, Karajan, Solti, Schippers e tanti altri ancora non meno im portanti.
  • Autore: Mae, 11/12/2007

  • Carissimo Bruno, non sai che gioia ricevere il tuo messaggio e veder la foto di questo uomo dagli occhi buoni, sullo schermo del computer!
    La biografia l'ho chiesta breve per non oberarti, ma se tu volessi ampliarla soprattutto sotto l'aspetto umano, sarebbe una gran cosa.
    Cercheremo di organizzare una pubblicazione che lo veda protagonista, assieme ad altri cantanti poco... sostenuti dai mass-media o dimenticati facendo rivivere il loro ricordo anche con l'aiuto di quelli che come te hanno avuto l'occasione di conoscere e frequentare questi Illustri.
    Non finirò mai di ringraziarti per aver esaudito questo mio personale desiderio ed aver contribuito all'intento del sito che è occuparsi di chi viene trascurato o obliato dai più.
    GRAZIE! Mae
  • Autore: Roberto, 13/11/2008

  • Salve, io a dire il vero centro poco nella vs chiaccherata. Ero in cerca di informazioni delle persone a cui avevo chiesto gli autografi da bambino quando facevo la comparsa alla scala di Milano. Purtroppo non ho la fortuna di ricordare, o meglio, di ricollocare chi o quale artista ho avuto la fortuna di ascoltare. Anche perchè sono tanti. Le opere a cui ho partecipato sono tante: Otello, Madama Butterfly, Tosca, Aida etc etc. Un mondo meraviglioso, se poi si ha la fortuna di vederlo da dietro, mentre nasce, mentre si plasma sull'idea del regista che lo sta portando in teatro, uno su tutti nei miei ricordi è Zeffirelli nel Barba blu (se vi interessa posso raccontare un aneddoto divertente relativo a quest'opera). Comunque, non voglio rischiare di annoiore, io ho una foto che mi diede Carlo Cossutta autografata, se mi dite come fare, potrei, se volete, scannarizzarla e mandarvela. Complimenti per il sito e per come trattate gli argomenti. Roberto Artisi F.
  • Autore: Mae, 25/11/2008

  • CIAO ROBERTO: grazie per aver partecipato alla nostra chiacchierata che è aperta a tutti coloro che possono, in qualche modo, contribuire a rendere merito a chi, come Bruno ci spiegò, mise se stesso al servizio della Musica senza eccedere nel "divismo" che oggi impera, quindi attendiamo aneddoti e... anche la foto, se non ti è di peso, per onorare al meglio la memoria di questo grande cantante che abbiamo avuto l'onore di ascoltare ed apprezzare nonostante il poco clamore dei midia. Grazie per ciò che vorrai fare per noi e per i nostri amici sempre assetati di notizie. Mae
  • Autore: Bruno Bonetti, 26/11/2008

  • Fa particolarmente piacere che si ricordino fatti accaduti, episodi, interpreti, registi, opere ecc. di questa meravigliosa arte che è la lirica di cui la nostra nazione è stata ed è la protagonista nel mondo. Credo che proprio attraverso il parlare e comunicare che manteremo sempre viva l'opera lirica e, si badi bene, la comunicazione avrà ancora maggior successo se riusciremo a farla con i nostri giovani attraverso incontri, messaggi, e comunque con tutte quelle attività che possono interessarli prima e coinvolgerli dopo. Comprendo che è un compito difficile ma non impossibile se si ha la convinzione di perseguirlo. Ricordo con particolare piacere quando conobbi Cossutta nel suo camerino dopo una recita al Teatro Verdi di Trieste. Mi sembrava di toccare il cielo con un dito poter conoscere personalmente un tenore e... potergli rivolgere la parola. Se poi hai la fortuna di trovarti di fronte ad un tenore che ti diventa subito amico allora ti senti felice. Quando frequentavo il Teatro Verdi di Trieste, avevo il turno domenicale al pomeriggio così chè i cantanti avrebbero ripreso le recite dopo due giorni di riposo e cioè al mercoledì. Approfittando di questo intervallo, mi recavo nei camerini e convincevo il cast a venire a Monfalcone a dialogare con il pubblico. E' stato un periodo di starordinario contatto con questi artisti che ricordo ancora con piacere fra tutti il soprano Mara Zampieri ed il tenore Nicola Martinucci. Sig. Roberto mi farebbe particolarmente contento se Liricamente, questo starordinario veicolo culturale, accogliesse la sua richiesta di pubblicare una foto di Cossutta. Cordiali saluti.
  • Autore: Massimiliano, 14/05/2009

  • Anche io mi intrometto nella vs. discussione... Non posso aggiungere niente altro che lo stupore per la modesta notorietà di un artista così qualitativo da tutti i punti di vista, per la vocalità straordinaria, il gustp musicale e le capacità interpretative. Un gigante, paradossalmente passato quasi inosservato in un contesto in cui pochi se non pochissimi hanno le sue qualità. Fortunatamente i musicisti fra loro si «riconoscono» e grandi direttori d'orchestra lo hanno voluto nei loro cast. Temo però ci siano poche incisioni. Sapete per cortesia segnalarmene qualcuna a parte il Requiem di Verdi con Karajan?
  • Autore: Bruno, 01/06/2009

  • Gent.mo Massimiliano, il mio apprezzamento sulle doti canore di Carlo Cossutta potrebbe essere di parte perchè ho avuto la fortuna di conoscerlo ed essergli diventato amico ma credimi che era veramente unico per la simpatia che emanava. Era sempre pronto alla barzelletta e altrettanto contento quando le raccontavo io: rideva di gusto. Per farti capire quanto era simpatico ti racconto un aneddoto. Un giorno in una trattoria di Monfalcone dove lui e Cappuccilli tenevano i loro motoscafi, alla fine del pranzo si misero a cantare. Un avventore che li ascoltava incuriosito (era anche un direttore di un coro di un paese del Friuli) sentendoli si alzò e si diresse verso questo duetto e propose loro di entrare nel coro perchè avevano una bella voce. Non ti dico le risate che facemmo fra noi quando risposero che erano dei lavoratori del cantiere navale. Bando agli aneddoti. Di Cossutta si trovano in commercio edizioni "live" di Sansone e Dalila eseguito al Festival di Bregenz e di altre opere ma troverai anche una straordinaria edizione di Otello con Margherit Price e Gabriel Baquier diretta da Sir George Solti. Per quanto riguarda le edizioni Live c'è un negozio specializzato di Trieste che se sei interessato ti farò sapere l'indirizzo.
  • Autore: Massimiliano, 09/06/2009

  • Un vero talent scout questo direttore! Sentire Cossutta e Cappuccilli e volerli ingaggiare per un coro qualunque è di per sé una barzelletta. Comunque grazie per le segnalazioni, il Requiem di Verdi l'ho quasi consumato. Trovo che fra le tante interpretazioni che ho ascoltato sia la più qualitativa, quanto alla parte del tenore: voce stupenda, tecnica sicura, fraseggio raffinato. Altro che i tre tenori, cossutta aveva davvero tutto quello che un cantante può sperare di avere.
  • Autore: Stefano, 25/10/2010

  • Ciao a tutti, Scrivo dal Belgio e mi fa veramente piacere leggere questi belli ricordi su Carlo Cossutta. Questo grande tenore e grande uomo non ebbe il successo che si meritava ampiamente, comunque sono sicuro che ha vissuto con modestia e bravura la sua carriera. Per me è un tenore superiore a Domingo nei ruoli di Otello e Sansone. Una vera voce di spinto scura e potente. La prima volta l'udii nel Requiem di Von Karajan e mi piacque subito. Dopo l'ascoltai nell'Otello diretto da Solti, una favola. Sicuramente un grande tenore che va ricordato! Purtroppo è scomparso con lo stesso bruttissimo male che portò via anche mio padre in età giovanissima. Mio padre era un'uomo buono e forte come Cossutta, e spesso partono prematuramente.
  • Autore: Bruno, 25/10/2010

  • Vorrei rispondere al sig. Stefano che scrive dal Belgio (da quale città ?) di Carlo Cossutta. E' stato veramente un grande interprete e soprattutto modesto, affabile con le persone e professionalmente serio e preparato nel suo lavoro. Recentemente il critico Rino Alessi ha scritto un libro sulla sua vita che si intitola "Cossutta: un tenore venuto dalcc Carso" se Stefano vorrà acquistarlo sarà mia premura farglielo avere.
  • Autore: Stefano, 25/10/2010

  • Gentilissimo Signor Bruno, la ringrazio della squisita gentilezza nei miei confronti. Per rispondere alla Sua richiesta, scrivo da Bruxelles e nonostante tutto l'Italia e la sua arte e musica è sempre nel mio cuore. Infatti nei CD che ho sentito di Carlo Cossutta si sente un vero e proprio professionista e non un divo di quattro soldi con una voce che non è all'altezza della pretenzione. Purtroppo come ho letto in questa discussione "la modestia non paga" ma credo che anche essa fosse innata in una personnalità piena di sagezza come quella di Carlo Cossutta. Infatti si sa, i tenori drammatici sono quelli più maturi al livello del carattere e anche i più colti. Per quanto riguarda il libro ho potuto riperirlo su un sito cercando via google. La ringrazio comunque del gentile pensiero nei miei confronti. Sempre con il piacere di potere ricordare questo grande tenore Le mando i miei più cordiali saluti.
 

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