Risposte esperto in merito alla fisiologia dell'apparato fonatorio, alle cavit di risonanza, alla postura, all'igiene vocale, alle malattie vocali

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Fisiologia dell'apparato fonatorio

Non è possibile acquisire una corretta tecnica di canto se non si conosce la propria fisiologia.
In questa sezione il nostro esperto darà quindi risposte in merito al nostro sistema fonatorio, alle cavità di risonanza, alla postura, all'igiene vocale...
Conoscere il proprio apparato fonatorio è indispensabile per poter costruire una tecnica che consenta di ottimizzarne le prestazioni.

 

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  • 11/07 - Alessandro
    Ciao. Volevo sapere se esiste un metodo per misurare l'estensione vocale di una persona. Ho sentito parlare di ottave. Grazie.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    Ciao Alessandro, per misurare la lunghezza di una voce non ci sono metodi ma strumenti che controllano il numero massimo e quello minimo di vibrazioni delle corde vocali, cioè i limiti precisi fissati dalla natura perchè le corde vocali possano produrre una serie di suoni. Tale verifica può essere effettuata da un medico specialista della voce che si chiama " foniatra"; se invece parliamo di voce cantata, allora possiamo riferirci all'estensione che si raggiunge tramite i vocalizzi, che sono gli esercizi per educare la voce, e qui possiamo parlare di "ottave" ossia una serie di otto note (da do al do successivo per es.) Ci sono voci eccezionali che vocalizzando coprono l'estensione di 3 ottave (per es. Maria Callas). Un saluto Mae

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  • 12/07 - Alessandro
    Grazie Mae per la spiegazione. Tu mi hai citato Maria Callas come esempio di cantante con grande estensione vocale; ho letto da qualche parte che Mariah Carey ne ha 5. E' possibile? Grazie ancora!
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    Gentile Alessandro, citando le 3 ottave di Maria Callas mi riferivo all'estensione della voce impostata. Mariah Carey, se non sbaglio, è una cantante di musica leggera e non ha una voce impostata (che si amplifica naturalmente) e lo dimostra il fatto che per amplificare la propria voce utilizza dei microfoni! Le 5 ottave sono probabilmente riferite alla voce normale. E' evidente che non è saggio fare un confronto perchè si tratta di un modo di cantare completamente diverso. Pur essendo musica, l'una è espressione di arte ricercata, l'altro no.

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  • 07/09 - Giulia
    Ciao, mi chiamo Giulia e studio canto in conservatorio.Tra due anni mi dplomo come soprano, ma ho un dubbio. Il mio insegnante mi ha sempre detto che sono un soprano, ma molte (per non dire quasi tutte) persone sostengono che sia un mezzosoprano. In effetti sugli acuti ho un po' di difficoltà e mi sforzo. Ma come faccio a sapere veramente di che timbro vocale sono? E come faccio a spiegarlo al mio insegnante?
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CARISSIMA Giulia: Il tuo è un problema che rilevo molto spesso nel mio lavoro, tuttavia ci sono metodi semplicissimi per sapere quale sia la tua vera natura: il primo consiglio che ti dò è di non ascoltare giudizi di chi non ha un bagaglio culturale (nel ramo) appropriato per dare certi delicatissimi pareri; poi può darsi che il tuo insegnante si sbagli ma non lo si può certo attribuire al fatto che tu canti con difficoltà gli acuti perchè quello dipende forse dal fatto che non hai ancora trovato la giusta strada!!! Non cadere nell'errore che molti fanno, di cambiare registro perchè non riescono a cantare gli acuti: il timbro vocale non dipende da questo, ma dai "Passaggi" della voce e dal "colore".
    Senza averti ascoltato mi rimane impossibile darti un parere, tuttavia la carta più interessante e sicuramente meno aleatoria che è quella del Foniatra.
    Molti insegnanti temono il giudizio di questi specialisti perchè spesso, da loro, vengono sbugiardati e contraddetti, ma sai: loro Vedono le tue corde vocali e sanno dirtene le capacità, anche se solo in embrione dato che tu sei ancora giovane, tuttavia con un bell'esame possono determinarne lo spessore, la lunghezza, la frequenza, eventuali patologie (scongiuriamole tosto!) ed anche quale sia il raggio d'azione a te più compatibile.
    Detto questo non mi resta che augurarti buono studio e, se ci fossero conflittulaità, risolvile al più presto che fra 2 anni c'è l'esame e ti serve tempo per prepararlo; per quel che riguarda il tuo insegnante: se accerti di essere soprano non ci sono problemi, se risulti essere mezzo-soprano (con tanto di certificato medico foniatrico) non potrà fare a meno di accettarlo oppure.... se appuri (ma che sia una cosa serissima e affidabile, mi raccomando) di essere un Mezzo-sop. senza ausilio medico ma perchè l'esimia Giulietta Simionato ti ha detto così e lui non vuol sentire ragione, dovrai cambiare insegnante e diplomarti altrove! Ricordati che sei giovane quindi la voce può fare ancora progressi e cambiamenti. Affidati ad una persona di estrema fiducia. Per avere informazioni su ottimi foniatri, contatta la redazione che sicuramente potrà aiutarti. In bocca al lupo per i tuoi studi. Mae.
    P. S. E se tu fossi un Falcon???

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  • 07/09 - Eva
    Mi chiamo Eva, ho 23 anni e studio canto lirico da 5 anni (prima cantavo musica leggera, ho scoperto il timbro lirico solo dopo). Sono un soprano lirico a detta di tutti e anch'io penso di esserlo perche' mi trovo bene nella tessitura acuta. Pur avendo una voce piena e rotonda arrivo al mi sovracuto, ma non riesco a capire una cosa: si dice che per le voci di soprano il passaggio e' tra fa/fa diesis, ma per me non e' cosi', perche' io ho una specie di passaggio tra il re e il mi....aiuto, non e' che magari sono un mezzosop. mascherato?! Un'altra cosa: io studio con un baritono, ma vorrei trovare un soprano con cui approfondire certi aspetti di tecnica, mi potete aiutare? Grazie!
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    Carissima Eva (che bel nome!) nonostante siano 5 anni che ti dedichi all'Arte del canto, la tua età anagrafica ti consente di avere una estrema duttilità per quanto riguarda le cartilagini e la muscolatura laringea. Adesso bisognerebbe sentire qual è il tuo passaggio reale perchè è noto che, a seconda di come lavori, il passaggio può subire lievi variaziononi (comunque Fa/Fa diesis è passaggio da sop. leggero) A questo punto poi, bisognerebbe sapere, ad esempio, se tu hai qualche problema di intonazione o di tenuta nel cantare le tue arie. A proposito: quali arie stai studiando? Ed anche: hai problemi di faringite? Mal di gola?Perchè vedi: se c'è qualcosa che non va di solito il fisico stesso si ribella. Se comunque non hai nessun problema nell'eseguire il repertorio finora affrontato, non vedo perchè tu debba preoccuparti. Sappi comunque che per la voce di Mezzo-soprano c'è ancora molto per maturare in colore quindi prosegui nello studio diligente e per informazioni più personali, la redazione ti farà sapere. Confido in una tua risposta e ti abbraccio: Mae.

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  • 10/09 - Eva
    Caro esperto di lirica, grazie per la risposta che mi ha dato! Stavo scherzando, sono sicura di non essere un mezzosop. per due motivi: il colore della voce e la tessitura. Il mio Maestro dice che ho una voce rotonda e morbida,ma non scura come di solito e' quella di un mezzo e nemmeno chiara come quella di un sop. leggero. Per quanto riguarda la tessitura, le arie da mezzosop proprio non fanno per me, anche se pero' riesco a cantare bene il ruolo di Adalgisa (che pero'è pensato per soprano e non per mezzosop.) Attualmente sto studiando Lauretta che canterò in teatro l'anno prossimo, Adina, Adalgisa, lo Stabat Mater di Rossini, i Sieben fruhe Lieder di Berg, il ruolo di Antonia dai "Les contes d'Hoffman", ma anche l'aria di Olympia e il valzer di Giulietta dal "Romèo et Juliette" di Gounod...penso di essere un lirico che può cantare anche da leggero perchè il mio Maestro dice che ho le agilità naturali (ma a me non sembra, le studio talmente tanto!). Per me sono impegnative le regine donizettiane, quelle le sento "pesanti", forse perchè è ancora presto, per me,per cantarle e forse perchè non tengo bene la posizione in quella zona per me di passaggio. Mal di gola direi di no,sento affaticamento quando la voce non e' giusta perche' forzo la gola sempre su quel maledetto passagio, visto che non riesco a trovare il punto di risonanza giusto. Spero di riuscire a trovare la strada giusta, non sa quanto desideri riuscire a vivere di canto!
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    Cara e scherzosa Eva (attenzione che il canto non è uno scherzo). Trovo che per avere 23 anni stai cantando molto e di vario genere l'unica cosa che ti consiglio è di non affaticarti troppo e di dare alla voce il tempo di riposare. Il passaggio devi trattarlo con i guanti di velluto come diceva la Sig.ra Freni. Detto questo, non mi rimane che dirti "in bocca al lupo" per la tua prossima Lauretta e buon canto. Mae

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  • 13/09 - Riccardo
    Buonasera Mae, vorrei porLe un quesito che questa volta non riguarda la voce "cantata", ma quella "parlata". A volte anche parlando si può denunciare un affaticamento delle corde vocali. Ascoltando il modo di parlare dei tenori famosi mi sono reso conto che la loro voce è naturalmente in maschera. La mia no!!! Anzi, con il mio lavoro, a contatto con i clienti, la tendenza è di abbassare il tono per rendere la voce più suadente e calda. La mia domanda è: questo, secondo Lei, è dannoso anche per il canto?
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    Devi sapere che non tutti i tenori parlano con voce decisamente tenorile (il grande Corelli, ad esempio, aveve una voce piuttosto baritonale) dipende dalle cavità di risonanza di ognuno.
    Sappiamo per certo che la voce parlata maschile ha una estensione di mezza ottava (dalla nota La alla Mi in chiave di basso....circa) e che può acquistare nelle cavità di risonanza timbro tenorile o baritonale.
    Quindi niente paura se nel tuo parlare normalmente non riscontri alcun inconveniente (perdita di voce, raucedine ecc...) al contrario se dovessi avere questi sintomi, vuol dire che devi abituarti a parlare in un tono più alto e "sul fiato" quindi con una corretta respirazione diaframmatica che ti aiuti a scongiurare seccanti patologie. A questo punto sorge spontanea una domanda : qual'è la tua occupazione quotidiana che richiede tanta suadenza vocale? Stai sereno che se ci fossero problemi vocali te ne accorgeresti; pensa piuttosto alla respirazione calma e profonda che sicuramente aiuta le parti coinvolte nella fonazione a rilassarsi e quindi a ritemprarsi.

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  • 14/09 - Paolo
    Eccomi ancora... Intanto grazie mille per i preziosi consigli...avevo già addocchiato i testi consigliati... per quelli di storia della musica vedrò cosa trovo. Effetivamente non ho detto il mio registro vocale, ma perchè insegnanti e foniatri mi hanno un po' disorientato... Escudendo a priori che non sono un basso ho sempre pensato di essere un tenore. Il mio foniatra invece dice che ho delle corde vocali grosse per essere di un tenore (anche se in voce parlata avrebbe detto che ero un tenore)... e mi consiglia di aspirare ad essere un baritono o tenore drammatico... L'ultima mia insegnante mi diceva "intanto canta nel modo corretto e poi ci preoccuperemo di vedere che registro hai" (anche se alla fine mi considerava un baritono)... come nota di passaggio ho un re... dovrebbe essere da baritono...
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    Ola Paolo: siamo molto contenti che tu ti sia trovato bene da noi e che continui a seguirci.
    Siccome non possiamo vederti, ci rimane difficile aiutarti nella definizione vocale (quanto sei alto e quanto pesi?) tuttavia con il passaggio sul RE non sei certamente tenore.(strano che il foniatra non sia stato più preciso)pertanto cerca questo maestro (a proposito, perchè il soprano che ti ha aiutato non va più bene?) che ti insegni a respirare bene poi a vocalizzare bene, indi a cantare bene delle Arie adatte alla tua vocalità. Felicissimi di poterti essere d'aiuto. In bocca al lupo. Mae

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  • 16/09
    buongiorno maestro, sono Katy non ho mai studiato canto ma spesse volte mi diletto a casa a cantare, però sono affascinata dal canto lirico infatti ascolto sempre questo genere musicale, vorrei chiederle come faccio a comprendere che tipo di voce io possa avere la ringrazio di cuore in attesa della sua risposta
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    Gentilissima Katy: intanto complimenti per apprezzare un tipo di musica che oggi molti giovani aborrono; come certamente saprai, cantare la lirica abbisogna di uno studio particolare perchè si tratta di una vera e propria tecnica che consente di poter cantare note al di fuori della nostra normale emissione; nelle donne generalmente i casi sono 2: soprano o mezzo-soprano (trascuro il contralto perchè oggi è merce molto rara) e l'identificazione non è del tutto semplice senza averti ascoltato.(quanti anni hai?)
    Siamo però certi che tale identificazione dovrebbe farla qualcuno che con un buon orecchio in materia riuscisse dal colore ad escludere una delle due opzioni.
    Tuttavia se la cosa per te è davvero importante, il consiglio è di recarti da un acclarato insenante di canto e farti ascoltare in un breve brano o anche solo in alcuni vocalizzi, vedrai che un addetto ai lavori potrà certo aiutarti. Continua a seguirci e vedrai che imparerai molte cose sul canto e sulla lirica in generale. Ti consiglio di iscriverti al sito per ricevere la newsletter "Lezioni di canto in pillole" che curo direttamente io (ti potrà aiutare ad inoltrarti nel mondo della musica lirica) A presto.Mae

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  • 19/09 - VINCENZO MOSCA
    Salve Mi chiamo Vincenzo e sono nuovo però vedo che qui di musica se ne può parlare ampiamente. Prima di fare le domande voglio dire che studio da tre anni e mezzo e da premettere che avevo delle forti ingolature quindi ho dovuto rieducare la voce. Ecco le domande: 1. quante è importante che un allievo maschio studi da un'insegnante maschio? 2. Perche il passaggio degli acuti mi è ancora difficile cioè non sento nemmeno un briciolo di risonanza e mi sforzo? 3. perchè mi si stanca la voce facilmente cioè un senso di pesantezza (come se avessi due coccomeri al posto delle corde vocali). 4. Come capire se un insegnate è bravo o meno oppure se con un allievo non riesce ad ottenere risultati. 5. dove trovare un buon insegnante maschio tenore (io conosco Carlo Desideri quello del santa Cecilia a Roma) 6. Prendere qualche lezione da un foniatra per i risuonatori e importante? Aspetto con ansia vostre risposte Saluti e grazie Vincenzo
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO VINCENZO e benvenuto tra gli amici di Liricamente. Procediamo con ordine: 1) abbiamo già detto che un buon insegnante di canto non è necessariamente nè maschio nè femmina; uno che sa il fatto tecnico può insegnarlo a prescindere dal sesso, tuttavia se il tuo problema risiede nell'avere difficoltà ad eseguire acuti, allora meglio una voce che usa acuti (Soprano o Tenore) piuttosto che una voce che fa del "grave" la sua caratteristica; 2)per cantare bene gli acuti, è necessario curare bene la zona di "passaggio" che è una zona delicata che ti permette poi di eseguire senza sforzo la gamma acuta dei suoni, in più è necessario che la respirazione sia corretta ed atta a sostenere questi suoni che altrimenti vengono appoggiati alla muscolatura della gola e risultano sgradevoli, gridati, forzati e quant'altro (Ma questo già lo sai); 3) la tua voce si stanca facilmente proprio per uno scorretto uso del tuo organo vocale che necessita di una vera e propria tecnica "sul fiato" e non di forza che porta proprio alle conseguenze che descrivi (assai pittorescamente) 4)Dolenti note!!! Se con l'attuale insegnante ottieni i risultati descritti... scappa! Le tue corde vocali sono in serio pericolo. 5)Per questa domanda ... ci stiamo interessando; 6)I foniatri, da quanto ne so, non danno lezioni di tecnica vocale; loro possono però aiutarti a capire se il lavoro che stai facendo è giusto o sbagliato (e' un pò come chiedere ad un medico sportivo di insegnarti ad eseguire il salto con l'asta). Detto questo, non mi resta che invitarti a riflettere sul da farsi e attendere tue notizie. Per informazioni personali, la redazione è a tua disposizione. Buon lavoro. Mae

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  • 24/09
    Sono una cantante di ballo liscio vorrei avere dei consigli per gli acuti perche in realtà sono un soprano ma vorrei dei consigli perche avvolte scendo in pista e faccio delle opere e soprattutto adoro la lirica perche secondo me aiuta per il mio lavoro.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    Benvenuta Stefania nell'angolo delle meraviglie: non sono particolarmente ferrata nel repertorio del "liscio" quindi non so quali tessiture affronti nel tuo lavoro tuttavia, se ti piace cantare la lirica (che è tutta un'altra cosa) devi prima di tutto assicurarti che il tuo primo passaggio non sia spostato troppo verso l'acuto, altrimenti la zona superiore verrebbe messa a repentaglio.
    Poi, per cantare gli acuti non basta avere una bella voce (come sono certa tu possiedi) ma bisogna saperla sostenere e appoggiare bene sul fiato e non sulla gola.
    Lo so, sono concetti un pò astratti, ma si tratta di questo.
    Se tu hai una buona respirazione che ti consente di cantar sul fiato, basterà allenarti con dei vocalizzi per raggiungere anche note estreme. Attenzione però a NON usare la gola che, col tempo, potrebbe ribellarsi e dare origine ad uno strano vibrato largo, voce afona, o addirittura NODULI!
    Quindi lavorala con cura e non abusarne, la voce è un dono prezioso!
    Ti aspetto al solito angolino per avere novità. Mae

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  • 25/09 - Stefania
    Salve, sono ancora Stefania, grazie dei suoi preziosi consigli, ma se possibile vorrei chiedere ancora una cosa. Innanzitutto è vero che forse la mia voce è impostata soprattutto agli acuti, dato che arrivo quasi ai 5 ottavi di estenzione, ma come posso fare per avere un maggiore aumento dei bassi?
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    Buongiorno Stefy (permetti che ti appelli cosi?) e ben tornata; sono certa che tu possa avere un'ottima estensione vocale come richiede la musica moderna, tuttavia dovrei sapere la tua età anagrafica per poterti aiutare; vedi, le note gravi aumentano di intensità con l'età però se tu stiracchi la voce verso gli estremi acuti, è probabile che possa esserci una carenza verso il grave.
    Dimmi quanti anni hai e potrò essere più precisa. Ti aspetto dove sai. Mae

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  • 26/09 - Stefania
    Salve mae, sono di nuovo Stefania la sto stressando lo so, ma per me il mio lavoro è troppo importante. Allora ho 38 anni canto praticamente da tre; a sentire il mio compagno che mi ha fatto la scala delle note (lui è un musicista suona la fisarmonica) arriverei alle note medio gravi; però non mi so spiegare perche via via mi vengono i catarri alla gola mentre faccio gli acuti. Questo capita per forturna solo a volte, soprattutto quando ho il naso chiuso. Ad esempio oggi dovevamo incidere delle canzoni con granada o adagio e ho dovuto interrompere l'incisione per questo motivo,uffa! ci sono delle medicine o prodotti insomma anche erboristici o omeopatici che mi possono aiutare? e volevo chiederle se ci sono degli esercizi da fare. Oggi respiravo anche male e quindi guarda una rabbia ...era un disastro!
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    Ola Stefy: purtroppo abbiamo scelto un mestiere per cui anche un banale raffreddore può essere catastrofico!!! Veniamo alla questione.
    Avere un pò di catarro in gola è cosa del tutto normale, tuttavia va considerato il fatto che nel tuo lavoro si frequentano locali molto caldi e spesso voi signorinelle abusate di scollature ed abiti infinitesimali che sono una gran bella cosa da vedere ma procurano danni alla salute; quindi la prima cosa da fare è non prendere infreddature che spesso vengono causate da spifferi, aria fredda che trovi quando esci accaldata dai locali, ambienti molto frequentati anche da portatori di bacilli, virus e quant'altro. Per evitare il contagio non so che dirti....però potrei consigliarti di coprirti bene quando esci la notte così che l'umidità ed il freddo non possano coglierti. Esercizi anti-catarro non esistono. Tuttavia ci sono prodotti che possono aiutare a scioglierlo e quindi ad espettorarlo (Che schifezza!!!) ed è l'unica soluzione assieme ai "fumigini" magari fatti con liquido balsamico, che aiutano a respirare meglio.
    Dunque:
    1) allena con vocalizzi le note gravi che alla tua età ci sono sicuramente;
    2) evita locali fumosi (soprattutto se lo fai, SMETTI di fumare che è la maggior causa di catarro ed infezioni alle vie aeree)
    3)copriti bene la sera quando esci dai locali (soprattutto naso e bocca)
    4) se hai mal di gola evita di cantare se non quando è strettamente necessario (perchè l'infiammazione si protrae e non guarisce).
    Mi pare di non aver trascurato nulla. Qualora avessi altri dubbi o quesiti da porre.....sono sempre qui. Un abbraccio e.....attenta agli spifferi. Mae

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  • 02/10 - Riccardo
    Salve ancora Mae, perdoni la mia testa dura... mi spiega cortesemente cosa è l'APNEA.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO RIC:
    per usare termini conosciuti, tu sei la nostra "Croce e delizia"; Delizia intesa come interlocutore attento, vivace, intelligente, croce inteso come produttore di quesiti che mi impegnano in risposte lunghe e "rognose". Tant'è. Vediamo come aiutarti.
    Premetto che parlerò di APNEA, esclusivamente dal punto di vista del Canto, giacchè non sono medico nè atleta, pertando definisco Apnea il trattenere il fiato bloccando il Diaframma.
    Praticamente accade che nel cercare l'appoggio, sovente si incappi in questa situazione, peraltro assai diffusa nei "cantanti" alle prime armi (io stessa vi incappai!)e spesso difficile da identificare, dato che lo stato di apnea permette di cantare comunque brevi frasi, veloci agilità ma quel che fa la spia è, in primis, il non riuscire a sostenere un suono lungo sempre della stessa consistenza, un bell'acuto, un fraseggio morbido. Tale difetto può camuffarsi cantando brani di agilità, in cui gli acuti vengono solo toccati e quindi non abbisognano di sostegno sostanzioso.
    L'apnea si verifica quando, una volta avvenuta l'inspirazione, si irrigidisce il diaframma tanto da bloccarlo e quindi da non permettere all'aria di uscire a sostegno del canto. Si usa così la poca aria che rimane nella parte superiore dei polmoni che tuttavia non basta per un cantabile o per una nota acuta; da qui la sensazione di strozzamento, gli acuti gridati, la voce ingolata, il fiato corto.
    La spiegazione ti sembra abbastanza esauriente?
    Attendo paziente che tu mi legga e mi faccia sapere. Un abbraccio. Mae

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  • 13/10 - maria
    salve mae.. ancora io... la visita dal foniatra è stata fatta e mi ha dato la cura che le ho detto quindi inalazioni corti e antistaminici... il risultato finale è stato che la foniatra non ha riscontrato più nulla... ora sto facendo una lenta e graduale riabilitazione nel cantato nella speranza che tutto si sistemi per il meglio ed anche la mia paura di incappare nello stesso errore sparisca... la zona che da problemi è proprio quella grave.. ma penso di avere capito il problema quando sono sui gravi, ce una lieve retrocessione della lingua e quindi quasi una forzatura di essa a far rimanere la laringe bassa così da non poter raccogliere i suoni e non aver anche nei gravi la punta della voce... consiglia una ginnastica per la lingua?
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO Maria, un plauso al subitaneo intervento medico apportato all'apparato fonatorio. Brava! Meglio sempre monitorare e tenere la situazione sotto controllo (anche se credo che l'origine del guaio stia proprio in un cattivo uso dell'organo vocale).
    Fai bene a temere le ricadute, quindi studia con attenzione e perizia soprattutto nella zona indebolita.
    Se a procurarti il problema è la posizione della lingua, rasserenati perchè vocalizzare davanti ad uno specchio ti aiuterà a sistemare la cosa; la lingua, come ben sai, è un muscolo quindi si può allenare ad assumere la posizione corretta semplicemente "sbadigliando" lentamente appoggiando la punta della lingua dietro la chiostra dei denti inferiori e controllando che rimanga adagiata sul fondo della bocca senza forzature.
    Con lo sbadiglio, la lingua si appiattirà e non darà più problemi (esegui ogni volta che prendi fiato).
    Tuttavia consiglio di controllare che anche i suoni gravi siano ben "immascherati" quindi sostenuti dal fiato tanto da non gravare più sulla gola ed acquisire la "punta" dei suoni. Spero che questa semplice cura possa aiutarti a cantare di nuovo con gioia e passione. Fammi sapere, insieme alla tua età, il repertorio che stai affrontando, così potrò capire meglio la tua voce. Ti abbraccio. Mae

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  • 21/10 - Riccardo
    Salve Mae, il mio cammino verso la perfezione tecnica continua tra buche, crateri e dirupi profondissimi... sto cercando di fondere i tuoi preziosi consigli con quelli del mio amico. Quindi la teoria con la pratica. Ieri ho però avuto problemi di reflusso. IL REFLUSSO!!! Che atroce ed implacabile nemico da evitare. Sarà magari il caso di spiegare cos'è e come evitarlo? Anche se non fa parte della tecnica è però un ostacolo all'applicazione della tecnica. Lascio a te la parola mia cara Mae. Credo che anche questo sia importante per chi usa le corde vocali non solo per il parlare quotidiano. Un abbraccio. Ric
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO RIC:
    se devo essere sincera, io nn ho mai avuto problemi di "Reflusso", tuttavia credo sia dovuto al "TROPPO" e come si suol dire: "Il troppo....stroppia!"
    E mi spiego. Se per reflusso si intende il conato di vomito o qualcosa di simile, ciò è dovuto al forzato e repentino affondamento della laringe che, invece deve mantenersi rilassata e non costretta a rimanere in posizione bassa; e qui torniamo alla posizione dello "Sbadiglio" cioè rilassatezza massima delle parti costituenti bocca, retrobocca, lingua e tutta la muscolatura coinvolta.
    Ergo, laringe RILASSATA e non tenuta forzatamente in posizione bassa.
    La laringe ha bisogno, per poter vibrare di essere libera e svincolata da morse muscolari quindi non bisogna appoggiarci sopra la voce.
    Tra la laringe e la voce deve passare la colonna d'aria che sostiene il suono in maschera; fai conto che sia la famosa pallina da ping pong sullo zampillo della fontana ove la pallina rappresenta la voce e lo zampillo l'aria che la sostiene.
    Se non si crea questo equilibrio (Più facile a farsi che a spiegarsi via mail!) la voce poggerà inesorabilmente sulla gola ed avremo, nuovamente, la voce ingolata.
    Se per caso tu intendessi qualcos'altro per "reflusso" spiegami bene quello che ti accade, così potrò intervenire più efficacemente. Un abbraccio. Mae

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  • 22/10 - Riccardo
    Salve Mae. Sinceramente io parlavo del "reflusso" come patologia, cioè "reflusso gastro esofageo". Quindi succhi gastrici che risalgono l'esofago e attaccano la parte delle corde vocali vicina ad esso. Credo che tecnica a parte questo sia un problema abbastanza grave per un cantante. Un abbraccio
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    Ahhhhh! Quel....reflusso...
    Chi ce lo ha se lo tiene, o meglio... prova a curarlo!!!
    Ecco vedi, questa è una patologia che col canto non c'entra, o meglio, non è inclusa nelle patologie concernenti l'argomento.
    E' sicuro che sia un problema, ma non di un insegnante di canto.
    La cosa va tenuta sotto controllo coi farmaci (così come l'ernia iatale) o con qualche altro rimedio naturale, ma noi poveracci... che possiamo farci?. Baci: Mae

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  • 22/10 - alessandra
    Ho visto sul bellissimo sito (scoperto solo oggi purtroppo) i programmi relativi al Diploma - ramo didattico. Credevo che questa opzione non ci fosse più e gradirei sapere eventualmente in quali Conservatori è ancora possibile sostenere questo tipo di esame di Diploma. Approfitto per far sapere che, relativamente ai necessari e auspicabili approfondimenti di Fisiologia, in molti programmi del triennio sperimentale di canto è presente il corso di 27 ore di "Fisiologia e Funzioni dell'apparato vocale". Ho tenuto personalmente quest'anno il suddetto corso presso il Conservatorio di Matera e posso dire che gli studenti si sono rivelati molto interessati ed attenti; un piccolo segnale positivo in una organizzazione didattica precaria e caotica qual è quella dei corsi sperimentali... Grazie e buon lavoro!
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    Gent.ma Alessandra, grazie per i complimenti... sei davvero molto gentile!!!
    Per quanto riguarda il Diploma - ramo didattico, effettivamente sono pochissimi i Conservatori che prevedono questo corso.
    Penso che al Conservatorio di Parma sia ancora possibile sostenere l'esame (sicuramente lo era fino allo scorso anno).
    Ti ringrazio molto per l'indicazione che ci hai fornito circa i Programmi di Fisiologia previsti nel triennio sperimentale di canto, perchè è un'utilissima informazione anche per gli altri nostri "appassionati" lettori.
    Se vuoi fornirci anche tu un contributo per migliorare il nostro sito web raccontandoci delle tue esperienze didattiche saremmo ben lieti di poterne parlare.
    Ti invito anche a inserire il tuo curriculum nella sezione dedicata agli insegnanti di canto, dato che abbiamo molte richieste da parte di giovani studenti alla ricerca di bravi insegnanti!!!

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  • 02/01 - Lorena
    Innazitutto volevo ringraziarla per aver risposto alla mia domanda. Per quanto rigarda l'effetto sordina volevo semplicemente dire che mi sembra come se i suoni siano indietro e non avanti. La mia insegnante purtroppo non mi dice nulla, anzi, per lei va tutto bene dice che il suono è pieno rotondo, ma io sento che non è cosi; anche ascoltando altre cantanti magari simili al mio colore di voce vedo che comunque i suoni sono in avanti! Anche se il concetto è difficile da rendere con le parole spero che abbia capito! Poi volevo chiederle un'altra cosa: potreste consigliarmi dei vocalizzi per il passaggio di registro e per gli acuti e sovracuti, perchè da un po' di tempo non riesco più a prederli come una volta, forse pechè la mia voce è cambiata? La mia insegnante dice che sono un soprano lirico ma la corporatura c'entra con il colore e il timbro della voce? A presto Lorena
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO LORENA:
    eccoci ancora qui. Vediamo, se la tua voce è un pò indietro, il problema non è grave, con un pò di esercizio e di appoggio in più, vedrai che la voce riuscirà ad "immascherarsi " meglio ed a sonorizzarsi.
    Per la questione acuti, se una volta riuscivi a cantarli ed ora meno, è probabile che la voce sia cambiata, o meglio si sia irrobustita, per cui, sostenerla diventa un pò più difficoltoso; tuttavia ricorda che, se la voce è indietro, risulta più difficile emettere gli acuti che sembrano pesantissimi da sostenere. Quando avrai trovato il "focus" della tua voce, vedrai che il problema si risolverà da solo.
    Ultimo quesito: a volte la corporatura aiuta a definire la caratura vocale (se il fisico è possente come ossatura, altezza, gabbia toracica ampia, maschera facciale pronunciata, interno bocca ampio), ma attenzione a non confondere la possanza con il grasso, che invece non c'entra con la voce, anzi, limita la capacità polmonare.
    Se sei una ragazzona, alta e robusta, è facile che tu possa avere una voce corrispondente, se invece sei piccolina e la tua ossatura è minuta è più facile che tu abbia una voce che le assomigli. Tuttavia questi sono solo dettagli, dato che chi presiede alla quantità vocale è la struttura laringea (e quella, noi, non possiamo vederla).
    I vocalizzi per il passaggio, puoi trovarli nella nostra sezione bordeaux degli approfondimenti (per soprano o tenore) e adesso una domanda te la pongo io: tutto ok con l'appoggio?
    O hai forse qualche dubbio in merito all'appoggio ed alla respirazione?
    Cosa stai cantando in questo momento? (Lo sai che ho cantato anch'io il Magnificat di J. Rutter?). Ti aspetto qui. Mae

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  • 08/01 - Alberto
    Ciao Maestro, sono sempre quell'Alberto che ti ha fatto tutte le descrizioni del mondo sulla fisicità e vocalità... volevo chiederti una cosa: c'è una gran confusione sulla definizione di falsetto (che la mia insegnante mi dice non essere la voce cosiddetta "di testa" ma tutta un'altra cosa che pochi riescono a fare e che produce un suono davvero come se due pezzi di metallo venissero strofinati tra di loro, che si produce facendo vibrare la parte più dura delle corde). E, di conseguenza, c'è una confusione estrema anche sulle tessiture legate a questo tipo di emissione. Vengo e mi spiego: prima di tutto falsetto e voce di testa sono la stessa cosa? Poi i falsettisti utilizzano il falsetto (o, secondo la mia insegnante la voce di testa), i sopranisti dovrebbero avere in teoria una voce autentica di soprano, dovrebbero, cioè, avere una conformazione fisica tale che gli permette di avere una voce vera di soprano e non la voce di testa come tutti possiamo fare così per scherzo cercando di imitare la voce femminile. Giusto? E ancora, i controtenori, invece, secondo la mia insegnante sono tenori ancora più acuti che riescono a prendere determinate note (vedi un po' Florez, o di più) con voce comunque maschile e non in falsetto (o voce di testa), ma magari solo alleggerendo un po'. Insomma a me viene detto di essere un controtenore, però di quelli che emettono i suoni acuti e sopracuti con voce regolare maschile, benchè acutissima. Invece alcuni dicono che i controtenori siano la stessa cosa dei cosiddetti falsettisti. Puoi aiutarmi a fare un po' di luce su tutte queste affermazioni??? Grazie anticipatamente. Un abbraccio. Alberto.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    OLA ALBERTO:
    AAAAAGH! CAOS!
    Carissimo: l'argomento è molto, molto dibattuto ed i pareri sono, a volte, discordanti; (innanzitutto mi scuso con tutti, ed anche con la redazione, per la prolissità dell'argomento).
    Cominciamo dal primo quesito:
    Definizione di falsetto
    nell'accezione attuale, è un suono di timbro di testa prodotto da vibrazioni parziali del muscolo vocale e della cavità di risonanza, dovuto per lo più ad una estrema contrazione del velo palatino; acusticamente povero, usato, a volte, come terapia per voci stanche e maltrattate oppure come effetto dolce e sognante nelle voci maschili.

    Il grande cantante nonchè Maestro Manuel Garcia, al contrario di altri cantanti i quali asserivano che il falsetto costituisce un particolre registro, sosteneva invece che la voce di falsetto e quella di testa, appartenessero ad uno "stesso e solo registro" (ascensione della laringe mentre il velo palatino rimane abbassato); tutti sappiamo che il falsetto ci giunge dai Belcantisti, per i quali il falsetto è voce di testa nella quale predominano armonici delle cavità di risonanza superiori, in collaborazione con quelle sottoglottiche, ragion per cui non assomigliava al suono bianco, incolore, scorporato che oggi si intende per tale.
    Abbiamo poi il Falsettone o Falsetto rinforzato come amava definirlo il baritono e Maestro A. Cotogni, ossia voce di testa rinforzata che grandi tenori italiani hanno portato ai più alti fastigi e che se non è viziato da una eccessiva ricerca di volume, può riuscire intenso, luminoso e dare l'impressione della forza con tensione abbastanza modesta dell'organo vocale (timbro utile per la salute e la conservazione della voce tenorile, usato nella tessitura superiore della gamma vocale).
    Alcuni sostengono che il falsetto sia un registro debole, scolorito rassomigliante ai suoni gravi del flauto (nella donna e nei fanciulli) e pressochè simile è la definizione del falsetto maschile con la differenza che i suoni gravi sfuggono alla laringe mascolina; mentre la voce di testa nell'uomo pare sparire con la mutazione della voce, sebbene qualche individuo ne conservi a volte, la prima terza maggiore.
    Torniamo adesso indietro nel tempo ed esaminiamo la categoria "Castrati o Evirati" ossia cantanti di sesso maschile che, prima dell'inizio della pubertà, avevano subito l'Orchiotomia (asportazione chirurgica dei testicoli); in auge per tutto il Settecento, scatenavano delirio nelle platee di tutt'Europa.
    I suddetti Fenomeni, subivano l'operazione verso i sette-otto anni; quasi tutti diventavano poi omoni grandi e grossi paffuti come donne.
    Se avessimo in uso ancor oggi tali pratiche, avremmo altre due categorie vocali: i Sopranisti ed i Contraltisti.
    Echi di molti grandi cantanti del passato sono giunti fino a noi, tra questi G. B. Velluti, che tutti ricordiamo come colui che fece perdere le staffe a Rossini tanto da indurlo a scrivere tutte le colorature di suo pugno!!!
    Sia i Sopranisti che i Contraltisti si dividono (oggi non più... per fortuna) in naturali (intervento chirurgico) ed artificiali (falsettisti); la caratteristica dei primi sta nella leggerezza femminile unita alla forza maschile, il virtuosismo sfrenato, le mille sfumature coloristiche vocali (Farinelli possedeva un'estensione che andava dal DO 3 al DO 5); i Contraltisti invece, brillavano per colorature mirabolanti, accenti sensuali, timbro scuro e vellutato, lunghissimi fiati.
    Il Controtenore, invece, è temine usato per indicare una voce maschile nel registro di Contralto; il termine è entrato in uso negli anno '50 col revival delle prassi vocali antiche.
    Non del tutto coincidenti, sebbene a volte usati come sinonimi, sono i termini Contraltista e Falsettista (vedi enciclopedia della Musica).
    Questo è tutto quanto posso raccontari sulle voci maschili un pò... particolari; oggi ce ne sono pochi, ma anche poco repertorio adatto si fa.
    Io ho studiato con un giovanotto che aveva provato tutte le classi del nostro Conservatorio, prima come Basso, indi come tenore... finì che il simpatico e timido giovanottone, si diplomò come primo Contralto uomo nella storia moderna.
    Non so cosa poi abbia fatto, sensibilissimo, laureato in Filosofia, spero abbia trovato anch'egli la sua strada.
    E tu?
    Proprio il Controtenore vuoi fare?
    Non è meglio studiare ed aprirsi un varco nel Melodramma più recente? (abbiamo un gran bisogno di veri TENORI)
    Dai Alberto...facci sognare. Mae

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  • 07/02 - tullio
    Salve, mi sono appena iscritto per fare delle domande all'esperto/a, dunque io canto in una corale polifonica in provincia di Trento, corale Antares ed ho una voce da basso un pò particolare e quindi la domanda: la mia estensione è da ottavista la nota più bassa è il FA ultragrave che faccio in concerto con l'Ave Maria di Rachmaninov e sono considerato da molti esperti in canto come un basso russo.
    La nota più acuta che riesco a fare è il RE sopra il Do centrale.
    Sarei curioso di sapere se ci sono audizioni o concorsi per ottavista e se può diventare una professione in un coro che fa un certo tipo di repertorio a me adatto.
    Vi ringrazio spero che possiate rispondermi
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO TULLIO:
    siamo sempre felici di trattare casi particolari come il tuo.
    Bisognerebbe innanzitutto sapere se la tua estensione è reale, oppure è quella che sei riuscito a sistemare con l'aiuto di una valida tecnica perchè, nella gamma dei suoni anche di un basso profondo, dovresti aggiungere almeno un tono, se non addirittura due verso l'acuto.
    Nel nostro repertorio (Lirico) anche un basso buffo dovrebbe raggiungere almeno il MI 4; anche il "Basso Russo", caratteristica voce delle popolazioni slave, dovrebbe cantare dal RE 2 al Fa 4; certamente, la tua voce potrebbe essere alquanto appetita in cori di teatri che affrontano il vasto repertorio lirico (persino "La Vergine degli Angeli" nel La Forza del destino di G. Verdi) ma bisogna presentarsi come "Basso" dato che la categoria "ottavista" non è contemplata nei bandi di concorso.
    La gamma di suoni molto gravi, veniva usata soprattutto quando le sonorità orchestrali erano ridotte (Caronte nell'Orfeo di Monteverdi), poi la tessitura si è spostata verso l'acuto pur trovando ancora qualche opzione (Grande Inquisitore nel Don Carlo) per poter sfoggiare anche un MI grave.
    Il termine Ottavista, è comunque usato nel repertorio sacro o religioso della Chiesa Cristiana Ortodossa russa che prevede anche note come LA e SOL ultragravi!!!!
    Detto questo, per chi vuol farsi un'idea di questo tipo di rara vocalità, esistono brani di V. Pasuikov e V. Wichniakov interpreti ancora viventi ed in forza a Cori Maschili Ortodossi.
    Per te invece, ampliando di poco la gamma di suoni, tante opportunità sia come Corista, ma anche e, soprattutto, come Solista dato che di Bassi Profondi c'è sconfortante scarsità.
    Consiglio: metticela tutta per capire la tua natura vocale e certamente avrai estreme soddisfazioni!Tienici informati. Mae

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  • 12/02 - Michela
    Salve! Ho iniziato quest'anno a studiare in conservatorio come cantante lirica, ho studiato sempre lirica per 2 anni privatamente ma non riesco a capire una cosa: la mia ex insegnante di canto ritiene che sono un soprano, altra gente, tra cui un insegnante di pianoforte ed un foniatra, mi classificano un mezzo-soprano.
    Il mio attuale insegnante in conservatorio dice che piano piano si scoprirà! Premetto che ho 20 anni, rispetto ad un DO centrale scendo fino ad un LA, anche SOL e salgo fino al DO acuto. Sto imparando piano piano ad usare correttamente il diaframma e soprattutto ho cantato anni prima musica nera, gospel, in effetti il mio timbro di voce è molto scuro.
    Vorrei ricevere un chiarimento se possibile!
    Grazie in anticipo. Buona serata.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO MICHELA:
    se per diverso tempo la tua voce ha cantato un repertorio particolare, potrebbe risentirne ancora gli effetti; sicuramente la tua voce grave si sarà sviluppata molto rispetto a quella di una vent'enne senza esperienze, quindi mi pare giusto il giudizio cauto del tuo attuale insegnante.
    Devi sapere che anche un insegnante di canto deve "capire" qual'è la tua vera natura imparando a conoscere la tua "Voce" e togliendo ciò che è artificio e assecondando ciò che è Natura.
    Certo è che a 20 anni il tuo organo vocale è in continua maturazione quindi suscettibile di cambiamenti. Quindi cautela e analisi sono le parole chiave del tuo specifico caso, tuttavia ci piacerebbe molto poter ascoltare qualcosa della tua voce, per pura curiosità professionale. Dai tempo al tuo insegnante di conoscere le tue peculiarità e soprattutto i tuoi "passaggi" di registro che possono svelare la tua vera natura.
    Un parere autorevole potrebbe venire da un buon foniatra, che potrebbe riconoscere e distinguere la tua conformazione naturale e quindi consigliarti; resta il fatto che la tua muscolatura deve "dimenticare" il lavoro fatto fino ad ora e riallenarsi per l'impostazione lirica.
    Sarà un bel lavoro! A presto! Mae

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  • 28/02
    Carissima Mae tutto bene? Vedo che parecchie persone almeno una volta hanno passato la visita foniatrica. Ma bisogna farla anche se non si riscontra nessun problema? Perlomeno credo di non averne... speriamo! Che mi consigli? Certo che a pensarci una certa angoscia mi viene! E se mi dovessero dire qualcosa di poco rassicurante? Sono nel dubbio dammi un suggerimento Mae!
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CARA CINZIA:
    io consiglio sempre a chi intende intraprendere lo studio del canto di fare una visita esplorativa; a volte rassicura, a volte galvanizza, altre consiglia di far dell'altro.
    Il più delle volte aiuta a capirsi e ad incamminarsi sulla giusta via.
    Sarebbe meglio andarci quando non si ha bisogno piuttosto che dopo aver combinato dei... "guai"!
    Tuttavia trovo che sia bello sapere cosa risiede nella nostra gola e quali potrebbero essere le nostre qualità ancora in embrione, così potremmo sapere quale dovrebbe essere il personale punto di arrivo.
    Che te ne pare?

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  • 29/02 - Riccardo
    Ciao Mae. Leggendo la tua risposta ad Alessandro mi è venuto un dubbio.
    Ma se le mie corde vocali fossero incompatibili con la mia cavità di risonanza?
    Cosa comporterebbe questo?
    Pensavo di andare a fare una visita foniatrica per controllare in che stato sono le corde dopo tutti questi mesi di maldigola.
    Con l'occasione chiederò qualche informazione sulla fisiologia delle mie corde e sulla conformazione del palato.
    Un abbraccio... e scusami ma avevo messo un video sbagliato su Youtube, stasera rimedio.
    Ric
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO RIC:
    intanto vorrei scusarmi se non ti ho trasmesso l'entusiasmo che forse ti aspettavi, ma, come ti avranno già spiegato, ho un carattere un pò scontroso e scrivere mi è più facile che parlare.
    Quindi la gioia per il breve colloquio te la comunico nero su bianco, insieme alla speranza che tutti i sogni possano avverarsi.
    Una visita foniatrica (giusta, mi raccmando) non può che giovare.
    E' bene conoscere le proprie caratteristiche e le possibilità che si hanno; se dovessero esserci discordanze tra corde e cavità (cosa che non credo proprio data la voce), potrebbe darsi che si debba rinunciare alla professione di cantante (non certo alla gioia di cantare) dato che i problemi fisici non sempre si possono superare (ho però sentito cantare gente con palato corto, palato asimmetrico e via dicendo).
    Detto questo, ti saluto e attendo novità... ti svelo che tu hai un sacco di paturnie... mettiti a lavorare come si deve e vedrai che spariranno.
    Baci. Mae

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  • 12/03
    Salve Maestro,da quanto tempo non le scrivo!!!
    Volevo dirle che ho fatto dei progressi con la voce continuando le lezioni private di canto e sto cominciando a sentire il diaframma ed il famoso sostegno!
    Però ieri ho fatto la fibrolaringoscopia e l'otorino mi ha detto che ho gli aritenoidi infiammati (probabilmente dal reflusso gastrico visto che ne soffro) e la corda destra leggermente ispessita: il medico mi ha detto che le corde comunque si chiudono bene e posso cantare tranquillamente, mi ha dato solo una cura di vitamine A,E e carnitina, però ho dei dubbi su questa corda ispessita: da cosa dipende? Grazie
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO ADRIANA e bentornata!
    Sono felice che tu faccia progressi, bene!
    Sei una delle tante che accusa questa malattia che sembra ormai essere di moda (reflusso), quindi dieta ferrea; e sei la seconda, nel giro di due giorni, che parla di corda ispessita.
    Benissimo la cura di vitamine, ma la causa dell'ispessimento dovevi chiederla al medico, cosa che purtroppo io non sono.
    Se comunque le corde chiudono bene, non c'è infiammazione e non hai altri sintomi, continua la tua "ginnastica" senza mai forzare e controllando sempre il fiato e l'appoggio.
    Certo non potrai che progredire.
    Cercherò di informarmi sull'ispessimento e, se avrò notizie, ti informerò.
    Quand'è che ti sentirò cantare qualche cosa?
    A presto. Mae

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  • 13/03
    Mae buonasera tutto ok?
    Sono stata qualche giorno raffreddata col mal di gola ma ora tutto a posto.
    Oggi sono andata dal foniatra, le mie corde vocali sono ok, c'è solo un lieve deficit adduttorio triangolare posteriore, il professore mi ha detto che nelle donne è normale, ma nulla di preoccupante.
    Per quanto riguarda il mio registro vocale, dunque, le mie CV sono piuttosto corte di medio spessore mi ha confermato che sono soprano, tra 6 mesi potrò fare anche l'esame fonetografico per stabilire che tipo di soprano sono.
    Mae che ne pensa?
    Crede che quella lieve adduzione di cui le ho accennato veramente non sia preoccupante?
    E poi CV piuttosto corte e di medio spessore che tipo di soprano potrò essere?
    Perdono ma la mia curiosità e troppa!
    Grazie e buona serata.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO CINZIA:
    visto che la visita foniatrica è meno preoccupante di quella odontoiatrica?
    Sono felice che non ci sia nulla di strano sulle corde e che puoi studiare tranquillamente (in modo corretto, si intende).
    Dunque la prossima volta avrai la tua classificazione, anche se, da quanto scrivi, trovo che le tue siano corde da Lirico.
    Tuttavia bisogna anche osservare la cavità della bocca, il palato e la frequenza con cui le corde vibrano; sono tutte caratteristiche importanti per definire una vocalità.
    Detto questo, non resta che augurarti buon lavoro e che rimaniamo in attesa di ascoltare qualche... approccio al canto da studente, così ci parrà di conoscerti meglio.
    A presto. Mae

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  • 14/03
    Salve maestro,
    riguardo alla tiroide volevo sapere come può influenzare negativamente sull'apparato vocale: nella mail precedente mi sono espressa male. Aspetto sue notizie... Grazie
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO ADRIANA:
    la domanda è chiara adesso. Posso dirti quel che so.
    Un ingrossamento della tiroide può influire negativamente sulla voce per fatti di compressione a carico dei muscoli ad essa esterni; la ghiandola tiroide si trova a contatto con questi due muscoli che, per poter agire liberamente, non devono essere ostacolati da pressione esercitata sulle loro fibre.
    Spero possa essere sufficiente.
    Un abbraccio. Mae

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  • 20/03
    Salve Mae leggevo tra tante domande inserite il fatto di irrigidire i muscoli del retro-lingua, (mi pare fosse scritto così).
    La cosa mi ha molto incuriosita cosa sarebbe?
    Ed eventualmente quali sono gli esercizi da fare allo specchio?
    Grazie mille e buona Pasqua.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO CINZIA:
    credo che il discorso si riferisse al fatto che, nel cantare, alcune persone notano che la lingua non assume la posizione adatta al canto (morbidamente adagiata sul fondo della bocca) tanto da occludere la cavità della bocca dando, come risultato, una voce intubata ed una pronuncia poco chiara.
    Tutto qui.
    La ginnastica serve ad abituare la lingua (muscolo) a conservare la posizione più idonea durante l'emissione di tutte le parole (pronuncia).
    Facendo esercizi davanti ad uno specchio, si ottengono ottimi risultati.
    Non avrai mica questo problema, vero?
    Besito. Mae

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  • 25/03
    Da due anni prendo lezioni di canto lirico da due diversi insegnanti, preparati sia in quanto cantanti che come insegnanti.
    Ho avuti buoni risultati, e, poichè mi sono accostata al canto lirico in ritardo, anche meglio di quelli sperati; il mio problema ora è capire come mai, mentre per uno sono un contralto puro (anche secondo il parere di un noto foniatra che ho consultato per un normale controllo), mentre per l'altro sono un mezzo soprano, ma, se avessi qualche anno di meno o più esercizio, sarei un soprano.
    Prendo il meglio da tutti e due che, per'altro, fin'ora non mi hanno creato problemi pratici, da un'ottava di estensione sono passata a tre e ora sto facendo esercizi per migliorare la respirazione.
    Ho ancora qualche problema nelle note di passaggio che hanno meno corpo.
    Tu che dici?
    Cosa dovrei fare? Grazie
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO ELSA e benvenuta!
    Il tuo nome evoca meravigliose melodie Wagneriane!
    Ma passiamo al quesito: da quel che scrivi, non sarai più un'adolescente (puoi dirmi la tua età?), quindi direi che la tua voce dovrebbe ormai avere una classificazione certa.
    Tra Contralto e Mezzo, la differenza non è enorme, ma tra Contralto e Soprano.....
    Quello che io consiglio sempre è di avere un unico insegnante che sappia quel che sta facendo; pur non essendo in contrasto, ognuno ha i suoi metodi di studio e controllo per cui non vedo il motivo di tenersi due maestri.
    Potresti eliminare il meno dotato e fare più lezioni con quello che ritieni più adatto al tuo "percorso".
    Un giudizio sulla tua vocalità, potrei esprimerlo se avessi qualcosa di tuo da sentire (magari un'arietta tanto per sentire il colore), certo è che, col passare del tempo, le corde vocali perdono elasticità per cui se anche tu fossi Mezzo soprano, non ti prospetterei mai l'eventualità di diventare soprano.
    E' normale che le tue note di passaggio (quali sono?) siano più deboli, ma con appositi vocalizzi, si sistemeranno.
    Potresti scrivermi che tipo di brani stai studiando sia con l'uno che con l'altro insegnante?
    Questo potrebbe aiutarmi a capire.
    Un'ultima domanda: ma i tuoi maestri, sono a conoscenza del tuo doppio corso di studi o è un segreto che porterai nella tomba? (facciamo un pò di... Melodramma!)
    Attendo con ansia le risposte ed anche, se puoi, un audio.
    Grazie. Mae

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  • 12/04 - Tiziana
    Ciao Mae,
    ti ho scritto circa un mesetto fa parlandoti del mio problema, una disfonia ipofonica lieve, così ha diagnosticato l'otorino, per la quale ho sentito due logopediste, non avendo ancora però iniziato nessuna terapia.
    Non mi fido.
    Una di queste logopediste mi ha detto che in sardegna degli specialisti veri e propri della voce cantata non ci sono.
    Mi ha detto che il mio problema, cioè il fatto che rimane un "triangolino" che non si attacca nella parte finale delle corde, le risulta essere quasi fisiologico nei cantanti.
    Che prima di iniziare la terapia, che potrebbe comunque sconvolgere un equilibrio ora esistente nella voce, avrebbe preferito riguardarsi un paio di libri... lei lavoro in tutt'altro campo,cioè con i bambini autistici.
    Insomma se ho ben capito qui in sardegna esperti di voce cantata non ce ne sarebbero.
    Ecco che allora mi sta venendo in mente che forse in fondo potrei fare un sacrificio e pensare di rivolgermi a uno degli specialisti da voi indicati.
    Come potrei fare...
    Per esempio per avere un appuntamento con il dottor Fussi?
    In tutto questo devo aggiungere che la mia insegnante non sa nulla perchè ho troppa paura di dirglielo ho paura anche di perdere il mio posto in conservatorio.
    Al momento lei è contenta di me, e non sembra sentire particolari problemi nella voce, attribuisce i difetti a limiti tecnici, eliminabili con lo studio e la tecnica, ed è anche per questo che la logopedista pensa che la mia condizione potrebbe essere considerata praticamente normale anche se forse non ottimale.
    Eppure io sento che qualcosa che non va c'è.
    Sono molto confusa.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CARA TIZIANA:
    fai bene a non fidarti di chi non ha dimestichezza con le voci "cantanti", per cui ritengo opportuno che tu faccia un sacrificio per la tua salute e consulti un medico adatto.
    Magari non è nulla di serio, ma se tu senti qualcosa che non va, è meglio chiarire ogni dubbio.
    Per ora non allarmare nessuno, aspetta di avere delle risposte concrete.
    Anzi, quando andrai dal foniatra, fatti spiegare bene il perchè di questo "triangolino" e se è poi così normale nei cantanti.
    Se dalla visita non risulterà alcun problema reale, almeno avrai appurato concretamente e senza ombra di dubbio che potrai continuare senza problemi il tuo percorso.
    In caso contrario (e facciamo i debiti scongiuri), fatti spiegare, per filo e per segno, quello che dovrai fare per rimettere ordine nella tua gola, perfino se sarà necessario, cambiare sistema tecnico.
    Detto questo, non ci rimane che aiutarti nella ricerca di un buon foniatra e attendere tue notizie a riguardo.
    Un bacione. Mae

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  • 02/05
    Salve, sono mariarita ho 19 anni e vorrei diventare una cantante lirica, molti mi sconsigliano d'intraprendere tale strada perchè nel parlato ho un registro di gola. Nonostante ciò sto studiando e quando canto con la mia voce risulta proiettata in maschera. Mi chiedevo se è giusto giudicare chi vorrebbe intraprendere la strada del canto senza sentirla cantare, ma solo sentendola parlare.
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  • Risposta dell'esperto di musica e opera lirica
    CIAO MARIARITA e benvenuta!
    Nessuno può giudicare una voce senza averla ascoltata.
    Quindi è necessario il parere di un addetto ai lavori (non basta il tuo attuale insegnante che potrebbe dare un parere....non sereno) che possa attestare la tua musicalità, la salute vocale e, una certa predisposizione che non guasterebbe.
    Se nella tua voce ci sono dei difetti, bisogna risolverli tecnicamente, a meno che, non siano dovuti a patologie.
    Che dice il tuo preparatore?
    La tua è una voce sana? Se proprio dovessero esserci dei dubbi, non esiste niente di meglio che una visita foniatrica.
    Hai solo 19 anni e tutto un cammino davanti.
    Datti da fare ad accertare la tua idoneità allo studio e poi...Via come il vento verso questa meravigliosa avventura!
    Un bacio. Mae

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