Risposte per il messaggio: » cosa ne pensate di Cecilia Bartoli?Autore: selene, 21/10/2008- Ciao a tutti ragazzi come va? spero tutto ok!!!
Siccome mi hanno parlato bene di Cecilia Bartoli (mezzosoprano italiano) sono andata ad ascoltare qualcuna delle sue incisioni ma su internet oltre a chi elogia la sua bravura c'è anche chi la critica aspramente. A parer mio non c'è molto se non nulla da criticare, ma vorrei sapere anche cosa ne pensate voi dato che io sono entrata nel campo lirico da poco e quindi magari le mie osservazioni sono relative alla mia poca esperienza. Grazie a tutti! Bacioni Selene
Autore: Aly, 21/10/2008- Ciao Selene, c'è anche chi fischiava la Callas, come non criticare la Bartoli? Un difetto lo si trova sempre, cercando, dipende tutto dall'effetto che fa dal vivo. Mi hanno detto che la Bartoli, che non pecca per assenza di musicalità né di conoscenza di spartito (viene da una famiglia di musicisti) né tantomeno per interpretazione o doti vocali, ha una "vucellietta" (in dialtto "vocina"), cioè si sente poco, e un timbro particolare, di gusto opinabile. E' tutto quanto si può dire contro la Bartoli, visti soprattutto gli scempi dei cantanti dei giorni nostri.
Autore: simone, 01/11/2008- CIAO SELENE!!!!!!!!!!!!!
HAI OTTIMI GUSTI!
LA BARTOLI E' IL MIO MEZZOSOPRANO PREFERITO, OLTRE ALLA FEDORA BARBIERI E LA HORNE.
SU INTERNET CI SONO VIDEO IN CUI DA' PROVA DI UN VIRTUOSISMO ECCEZIONALE E ESTENSIONE AMPIA (DAL LA GRAVE AL DO SOPRACUTO).
LA ADORO IN ROSSINI (LA Cenerentola)e in Vivaldi, ma molto meno in Mozart. Tra l'altro mi sta molto simpatica.
Autore: Loredana, 05/11/2008- E' un'eccellente mezzosoprano ed è tra le mie preferite; ma come anche lei afferma nelle sue interviste, in Italia non è sufficentemente apprezzata. Così preferisce estasiare col suo canto il popolo tedesco. Ha una tecnica a dir poco "impressionante". Ciao a tutti.
Autore: Francesca, 05/11/2008- Ma qualcuno di voi è riuscito a sentirla dal vivo?
Autore: Stefano, 12/11/2008- Difficile parlare della Bartoli perchè è uno di quei casi che possono esistere solo ai giorni attuali, ovvero in tempi in cui la popolarità di una artista è spesso data dalle sue registrazioni più che dai suoi effettivi meriti.
Detto questo credo di avere praticamente tutti i cd ed i video della Bartoli ma nello stesso tempo l'ho sentita in varie tappe della sua carriera (compreso quand'era giovanissima e sconosciuta) ed è indubbio che si tratti di una voce alla quale fino a qualche decennio fa avrebbero consigliato di dedicarsi solo alla musica da camera, malvezzo tipicamente italiano che dimentica come i più grandi cantanti di musica da camera siano stati anche grandi cantanti d'opera!
In parole poverissime: in teatro si sente veramente poco.
Autore: Francesca, 25/11/2008- Finalmente qualcuno che dice le cose come stanno. Anch'io ho sentito Cecila Bartoli... no, forse meglio dire che volevo sentirla e ho sentito gran poco! Grazie per la conferma. Francesca
Autore: Mauro, 26/11/2008- Mah!
io l'ho ascoltata in teatro più volte ed a dire la verità l'ho UDITA ED APPREZZATA. Non mi soffermo certo circa la sua travolgente tecnica e sulla sua magnificenza interpretativa.
Che dire, ad alcuni appassionati, confesso meritano di ascoltare solo cantanti come: Cura, e perchè no, la maggior parte dei giovani cantanti di oggi.
Mauro
Autore: Stefano, 08/12/2008- Caro Mauro: mi domando come mai tutte le cose che leggo su vari forum sembrano sempre frutto di frasi registrate al bar tra tifosi di calcio!
Io non ho mai detto di non apprezzare la Bartoli, anzi, e ti posso assicurare che (tra l'altro conoscendolo bene anche personalmente) non apprezzo minimamente Cura.
L'unica cosa che ripeto è che anche la Bartoli è comunque un fenomeno da "cantanti d'oggi" come tu dici e che tra i cantanti di un tempo, che per fortuna e per età ho conosciuto, non sarebbe certo arrivata a questa fama!
Autore: SELENE, 04/03/2009- Grazie a tutti ragazzi siete stati molto chiari e sono molto contenta di non essermi sbagliata sul conto della Bartoli! Grazie ancora a tutti. Un bacione selene
Autore: denise, 31/03/2010- Ciao Sara, Cecilia Bartoli è una bravissima mezzosoprano lirico, nessuno la supera, però il meglior professore romano che c'è è l'insegnante Maurizio Picconi, baritono. Insegna al mio conservatorio, ovviamente quando c'è qui, perchè certe volte sale su a Roma, è un bravissimo insegnante lirico, ha le sue tecniche e le sue capacità, ci sa fare con le persone, te lo consiglio.
Autore: gioia, 28/01/2011- Per me è semplicemente fantastica. Sentirla dal vivo sarebbe un onore.
Appena verrà a Roma, andro'. Io quando canta, non riesco nenche a respirare: rimango incantata, immobile, quasi incredula.
E' una forza della natura, un miracolo della natura.
Autore: mauro quetti, 01/02/2011- Per alcuni parlare male della Bartoli è diventato un sport, a mio parere assai dubbio... le critiche poi sono quasi sempre fuori luogo, spessissimo frutto di una completa ignoranza a proposito della prassi nelle esecuzione del periodo Barocco, quello più frequentato dalla nostra. Si fa finta, o non si capisce, che le partiture di quel periodo a volte erano quelle che in teatro si chiamano "brogliacci"! vale a dire testi guida dove all'artista (e a quel tempo erano i Castrati dai mezzi vocali praticamente illimitati e sovente musicisti completi e compositori essi stessi) spronato dal compositore stesso veniva richiesta la sprezzatura e l'ornamentazione ab libitum, un esempio è il "Quaderno di Maria Teresa" del Farinelli... La Bartoli ha riportato in auge quella prassi con enorme successo, anche commerciale, ed è forse quest'ultimo dato che fa arricciare il naso a certi melomani fermi al verismo con annessi e connessi. Ad ogni modo è sufficiente leggere le cronache del tempo per rendersi conto di come venivano eseguite le musiche del periodo (Burne ed altri...) Per cui le critiche alla Bartoli non hanno ragion d'essere.
Autore: gioia, 02/02/2011- Ha ragione Mauro, quando dice che non hanno ragione di essere, le critiche alla signora Bartoli.
Qualcuno mi potrebbe spiegare cosa dovrebbe avere di piu' questa strepitosa cantante lirica?
E' come dire che Nadia Comaneci non era abbastanza agile o Leonardo Da Vinci non abbastanza intelligente.
Autore: Mauro B., 03/02/2011- Tento di inserirmi e dire a titolo di contributo una mia ragione a cui sono pervenuto circa il canto di Cecilia Bartoli che amo infinitamente considerandola, oggi, una delle (pochissime) esponenti del "Belcanto".
Ho avuto modo di ascoltarla dal vivo e purtroppo devo ammettere che la voce è veramente "piccola"; d'altronde, oggi, voci importanti ed imponenti non ne esistono più ad eccezione del soprano Maria Dragoni. Dicevo voce piccola ma strabiliante nella coloratura e nella interpretazione.
Il suo lungo ed assiduo studio tecnico le fa onore, rendendole la voce duttilissima e quindi padrona eccelsa dell'agogica, ogni minima "nuance" ci riporta al trattato "Du chant" di R. Hann.
Però....., però la stupefacente velocità delle roulades e la tipologia di vocalizzazione le hanno fatto perdere di vista uno dei dogmmi della vocalità: "la voce deve essere sempre sonora" (Rossini usava dire: voce voce e ancora voce). Si badi bene, non si intenda solo il volume ma soprattutto quella particolare condizione fisiologica "ricercata" per migliorare la proiezione vocale e rendere il suono squillante, puro e a lunga gittata: ecco, secondo il mio modesto parere questo è il vero nodo per cui una voce di per se piccola non emerge in tutto il suo splendore per cui il suono non corre, rimane "schiacciato" e "suona aperto" e così è al di fuori di quell'edonismo che il belcanto (anche il buon canto oggi) richiede. Tutto ciò si riperquote negativamente sullo stile. A questo punto mi sento di aggiungere che per quello che concerno lo stile nella vocalizzazione di forza e corposità di suono (vedi 1º e 2º volume del trattato di canto del Garcia), per me oggi che ha veramente colto il segno è il soprano Maria Dragoni; purtroppo udibile solo in rarissime incisioni di pochissimi ruoli e peraltro frequentati solo nella prima parte della sua carriera artistica (dalla Didone di Jommelli - son regina e sono amante, alma grande e nobil core di Mozart, e la sua rarissima Semiramide di Rossini, se morir di pena da il Ruggiero di Hasse e qualche altre pochissime romanze).
Chiudo con un altro pensiero: "i geni sono coloro che traggono i propri vantaggi dai loro difetti"
Mauro B.
Autore: gioia, 04/02/2011- Ciao, non sono esperta come te, e volevo chiederti: ma la Bartoli ha mai cantato, l'aria della Regina della notte del Flauto Magico di Mozart o e' soltanto per i soprani?
Lo chiedo perchè è un aria che ascolto spesso, eseguita da altre interpreti, ma lei, non la trovo!! Grazie.
Autore: max trentini, 08/02/2011- L'ho ascoltata, ed ho letto anche i messaggi su youTube, che come al solito esagerano sia da una parte che dall'altra. Secondo me è bravissima (almeno nel suo repertorio) e con una tecnica pazzesca. Certo, la voce è "piccola", ma è così veramente importante? Poi, come sta là scritto, paragonarla alla Callas o a Bocelli (sic!) è veramente fuori luogo. Hanno anche detto che fa le" facce" alla Totò(!) mah! Ma questi sanno cosa vuol dire cantare?
Autore: mauro nquetti, 11/02/2011- Quella delle voci "piccole" è una diatriba vecchia come il canto: la cosa importante è che la voce, se ben emessa, come si dice in gergo "sul fiato" corra, cioè la si possa sentire in teatro. Uno degli esempi più illustri fu certamente Tito Schipa, voce notoriamente non estesissima nè potente, ma si sentivano i suoi sospiri persino dal loggione e voci non certamente colossali sono state quelle di Leyla Gencer, Marilyn Horne e tanti altri artisti che non sto ad elencare. Poi si dà il caso di vocioni che non si sentivano oltre la metà della platea proprio perche mal emesse non correvano per niente. Oggi, abituati al disco, pretendiamo performances che non sempre si possono rapportare alle registrazioni e il diapason dell'800 era più basso di circa un'ottava di quello odierno.
Autore: Mauro B., 16/02/2011- Per onestà intellettuale vorrei contribuire su quanto detto, circa il "Diapason" e modificare l'asserzione del Sig. Mauro Quetti.
Oggi in Europa l'accordatura del LA4 si è normalizzata a 440 Hz con risoluzione europea nº 71 del 30 giugno 1971 recepita in Italia con Legge del 3 maggio 1989, nº170.
Questo per dimostrare che nel 1800 l'accordatura il più delle volte era invece superiore all'attuale:
a- nel 1869 a Bologna la frequenza era di 443,1
b- nel 1845 all'opera di Firenze era di 444,9
c- nel 1857 al teatro alla Scala era di 451,7
d- nel 1857 al teatro San carlo du Napoli era di 444,9
e- per non parlare poi di Londra che era 456,1 e a Berlino nel 1859 era di 451,8 etc., etc. (studi eseguiti dal matematico e musicologo Alexander Ellis nel 1880 nelle varie città europee)
La frequenza, invece, era leggermente più bassa dal 1500 al 1700 dove il LA4 poteva raggiungere i 390 Hz. Questi valori comunque erano tali, come si evince dalla normativa europea, che il gradiente poteva essere non più di un tono e non di un'ottava, di fatti oggi ai 392 Hz corrisponde il SOL4,invece se si volesse abbassare di un'ottava si dovrebbe abbassare il LA4 a 220 Hz (l'attuale LA3) ed a questo punto si potrebbe veramente dire poveri cantanti.
Infine, poi, si potrebbe intavolare anche il discorso circa la qualità odierna e del passato degli equilibri ed i compromessi del e sul suono tra gli strumenti orchestrali, voce umana compresa, rapportando il tuttto alle esecuzioni dal vivo, ma sarebbe veramente troppo lungo il discorso.
Mauro B.
Autore: mauro quetti, 24/02/2011- Grazie per la precisazione, ma io parlavo del '700, durante l'epoca propriamente barocca il diapason poteva andare da 432 herz fino ad arrivare a 450, questa variazione esisteva non solo da nazione a nazione o da città a città, ma addirittura da teatro a teatro... e neanche adesso tutti i teatri (e le orchestre sinfoniche soprattutto!) rispettano il dettato del consiglio d'Europa del 1971 che, come sottolineato dal gentile interlocutore Mauro, lo ha fissato a 440 herz. Grazie
Autore: Maria Flaminia Codronchi Torelli, 09/06/2011- Mi pare abbia una bellissima voce, purtroppo non l'ha mai sentita dal vivo, ma da anni non frequento più i teatri, troppa robaccia!
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