| Ormai sappiamo che i nostri lettori sono sempre alla ricerca di consigli, 
pareri… verità.Così abbiamo pensato di fare cosa a tutti gradita, nel riproporre un'intervista, 
che nulla ha da invidiare ad una lezione di canto, della Sig.ra 
Mirella Freni che, dopo aver calcato con enorme successo i palcoscenici di 
tutto il mondo, elargisce la sua Arte e la profonda esperienza ad assetati 
studenti desiderosi di apprendere tutti i “segreti” di questa grande disciplina.
 
 DA UN' INTERVISTA A MIRELLA FRENI realizzata da Giuseppe Gherpelli in 
occasione del 35º di carriera della Sig.ra Freni in un evento dal titolo 
"Mirella Freni- trentacinque anni di teatro" prodotto dal teatro 
comunale città di Modena.
 
 Cantare è difficile?
 
 
  "Bisogna essere severissimi nell'insegnare canto: esattamente come 
bisognerebbe essere anche più severi con se stessi quando si impara a cantare, 
perché con l'inganno non si costruisce mai niente, e men che meno in questa 
professione. Io mi son sempre detta “se fai fatica in certe zone, vuol certo dire che è 
difficile, ma soprattutto vuol dire che c'è qualcosa che non va, quindi che devi 
cercare di trovare il modo di renderlo facile”. E il modo c'è sempre: non 
c'è niente di impossibile ci vuol solo pazienza, studio e onestà con se stessi, 
senza dar la colpa a cose che non c'entrano o non esistono, ma solo a deficienze 
tecniche personali… o spingi troppo, o ti gonfi troppo o non trovi l'appoggio 
giusto. E allora continuare a studiare perché se è fondamentale avere la voce 
giusta per un certo ruolo, è anche più fondamentale avere la tecnica 
giusta: cosa che vale per tutti i ruoli. E' dalla tecnica che nasce il timbro, il colore: che permette alla 
voce la sua giusta proiezione, che impedisce alle corde vocali di logorarsi e 
alla voce di strozzarsi.  Così non bisogna mai ostacolare la propria voce, mai forzarla, ma solo 
seguirla nella sua naturale evoluzione.  Insegnare e far capire tutto questo, non è per niente facile, anche se 
sarebbe la cosa più importante, quella che salverebbe tante e tante carriere 
promettentissime che sfumano nel niente. Quando ho cominciato, da buon lirico, non avrei mai immaginato di arrivare a 
certi ruoli e mi sono ben guardata dal cantarli. Solo molto tempo dopo, con la maturità non solo mentale ma soprattutto vocale, 
certe parti ho potuto affrontarle senza grandi problemi."
 Non ci resta che augurare a tutti i nostri lettori... Buono Studio!!!!Â
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