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» Recensione del Recital di Amarilli Nizza e Roberto Frontali

William Fratti, 19/10/2009

In breve:
Busseto, 07/10/2009 - La rassegna dei concerti al Teatro di Busseto in occasione del Festival Verdi 2009 si è aperta il 7 ottobre con un Recital del soprano Amarilli Nizza e del baritono Roberto Frontali.


Amarilli Nizza, soprano, in occasione del Recital a Busseto con Roberto FrontaliLa rassegna dei concerti al Teatro di Busseto in occasione del Festival Verdi 2009 si è aperta il 7 ottobre con un Recital del soprano Amarilli Nizza e del baritono Roberto Frontali, alla vigilia della loro partecipazione nei ruoli protagonisti di Simon Boccanegra al Teatro Massimo di Palermo.

Al loro ingresso in palcoscenico i due artisti sono stati accolti con un caloroso applauso e il signor Frontali si è scusato con il pubblico, annunciando di essere stato vittima di un forte abbassamento di voce, ma rendendosi disponibile all'esecuzione del programma nel limite ammesso dalla propria salute. La signora Nizza ha conquistato immediatamente il pubblico indossando un abito verde, forse in onore del compositore bussetano, come fecero le donne presenti in teatro nella serata inaugurale del 15 agosto 1868.

Accompagnati al pianoforte dall'esperta e precisa Mzia Bachtouridze, i due artisti hanno aperto la serata con il primo duetto tratto dall'opera titolata al doge genovese “Dinne, perché in quest'eremo”, dove il soprano milanese ha subito mostrato grandi qualità nella tecnica del passaggio. Il baritono si è poi cimentato in una pagina tratta da Rigoletto, rivelando un fraseggio intenso e la resa di “Pari siamo” è stata eccellente, nonostante l'evidente problema di salute.

Dopo è stata la volta di “Morrò, ma prima in grazia” da Un ballo in maschera: nella romanza la signora Nizza è stata decisamente toccante ed ha eseguito con finitezza i pianissimi richiesti dalla partitura. Infine, nel duetto “La tomba è un letto sparso di fiori… Andrem raminghi e poveri” dal terzo atto di Luisa Miller, il signor Frontali ha dato grande prova della propria professionalità, riuscendo a non compromettere la buona riuscita delle splendide pagine del melodramma verdiano, sicuramente grazie ad eccezionali doti tecniche, malgrado l'abbassamento di voce si sia manifestato in maniera particolarmente palese.

Roberto Frontali, baritono, in occasione del Recital a Busseto con Amarilli NizzaLa seconda parte del Recital si è aperta con una esecuzione esemplare del lungo duetto tra Violetta e Germont ne La traviata, dove un commovente fraseggio e un abile utilizzo dei chiaroscuri hanno permesso ai due interpreti di affascinare la platea. Se Roberto Frontali sembrava incarnare il padre di Alfredo, Amarilli Nizza ha sfoggiato una linea di canto perfettamente pulita, con acuti ben saldi e gravi altrettanto robusti, sapendo poi cantare “Dite alla giovine” in maniera delicatissima, grazie soprattutto ad un'importante tecnica della respirazione. Successivamente si è assistito ad un inaspettato, quanto piacevolmente gradito, “Là ci darem la mano” da Don Giovanni di Mozart ed infine, dopo grande richiesta del pubblico e una forte concessione del baritono romano, ormai particolarmente stanco e provato, “Mira di acerbe lagrime” dal quarto atto de Il trovatore, con cui i due interpreti hanno eccellentemente concluso la serata.

 
 
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