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Quando l'Opera incontra la pittura

lorenza govoni, 09/08/2010

In breve:
Sabato 14 agosto la manifestazione culturale estiva "Un paese all'opera", che porta l'opera lirica nella campagna di San Matteo della Decima (Bologna), festeggia i dieci anni e si prepara ad una serata davvero speciale, ambientata nel suggestivo contesto di Villa Fontana, la dimora storica che diede i natali ai fratelli Gandolfi, pittori del '700 i cui dipinti sono stati recentemente messi allasta newyorkese di Christie's a circa 3 milioni di euro. Oltre all'opera lirica "I pagliacci" di Ruggero Leoncavallo si terra' infatti una mostra di incisioni dei celebri pittori.


La manifestazione culturale estiva "Un paese all'opera", promossa dal Comune di San Giovanni in Persiceto e dall'associazione musicale "Settimadiminuita" in collaborazione con l'associazione Turistica Pro Loco, la Provincia di Bologna e la Regione Emilia Romagna, festeggia quest'anno la decima edizione e lo fa con un'edizione speciale che unisce la musica all'arte, rendendo omaggio al territorio e ai fratelli Gandolfi, i pittori originari di Decima e recentemente consacrati alla Christie's di New York (il dipinto di medie dimensioni di Gaetano Gandolfi dal titolo "Diana e Callisto" e' stato venduto ad oltre 3 milioni di euro).

Sabato 14 agosto alle ore 21.15 presso la dimora storica Villa Fontana a San Matteo della Decima, si terra' il dramma in un prologo e due atti "Pagliacci" di Ruggero Leoncavallo e a seguire un concerto di musiche e immagini delle passate edizioni di "Un paese all'Opera". La regia e' firmata da Carlo Emilio Lerici e Sabrina Lucido e sul palco si succederanno Luisa Ciciriello nei panni di Nedda, Enrico Nenci in quelli di Canio, Marzio Giossi sara' Tonio, Leonardo Alaimo Peppe e Omar Camata Silvio. L'opera sara' diretta dal maestro concertatore e direttore Morena Malaguti e sara' accompagnata dall'Orchestra Sinfonica dei Colli Morenici.

E in onore dei fratelli Gandolfi dalle ore 10 presso Villa Fontana saranno esposte alcune incisioni di Ubaldo, Gaetano e Mauro Gandolfi, provenienti dalla collezione di Alberto e Sandra Alberghini e due studi anatomici di Ubaldo e Gaetano gentilmente concessi da Fabrizio Malaguti. Il connubio fra arte e musica prosegue poi anche nell'allestimento dei violini dipinti d'autore di Ezia Di Labio, realizzati secondo la tradizione della Scuola di Liuteria Artistica Bolognese.

"A dieci anni dalla partenza - racconta Morena Malaguti, direttore d'orchestra e presidente dell'associazione Settimadiminuita - possiamo dire di aver vinto la "scommessa". Volevamo far si' che la musica e l'opera lirica non rimanessero reclusi nello spazio teatrale tradizionale, volevamo riportare alla comunita' un'esperienza musicale che sembrava appartenere solo al passato e volevamo valorizzare il territorio e i suoi tesori, come appunto Villa Fontana e i fratelli Gandolfi".

Fin dalla prima edizione l'iniziativa ha visto la partecipazione attiva dei cittadini, che hanno la possibilita' di contribuire praticamente all'allestimento o di fare da comparse sul palco al fianco di artisti professionisti. L'associazione Settimadiminuita coinvolge direttamente gli interessati all'inizio di agosto, organizzando dei laboratori di movimento creativo, regia, scenografia, pittura e creazione di oggetti di scena rivolti soprattutto ai pi piccoli. "Quest'anno -spiega Morena- i laboratori di Un Paese all'Opera sono stati inseriti all'interno di un importante progetto musicale svedese, La macchina della pace. La proposta e' arrivata dalla citta' di Umea, che mette al centro del proprio intervento in ambito musicale il lavoro con i bambini, e ha come obiettivo la realizzazione di un'opera lirica per il 2014, anno in cui la citta' sara' capitale della cultura europea."

Come arrivare

Per raggiungere Villa Fontana da Persiceto ci si sposta verso la frazione di San Matteo della Decima e quindi dalla strada provinciale 255 (via Cento) si svolta a fianco della trattoria "Piccola Venezia" in via Fontana. Nelle immediate vicinanze della Villa si trova un parcheggio custodito a pagamento - 2,00 (500 posti).
Dal Centro Civico di Decima sara' comunque disponibile un servizio navetta gratuito a partire dalle 18 (ultimo viaggio verso Villa Fontana ore 20). Lo stesso servizio sara' disponibile per il ritorno da Villa Fontana a Decima.
Da San Giovanni partira' un unico pullman gratuito alle ore 19.15, offerto dalla Bocciofila Persicetana.
Info e prenotazioni: tel. 051.821576


NOTE STORICHE

Palazzo Fontana

Villa Aldrovandi Marescotti, meglio conosciuta come Villa Fontana, fu costruita nel XVI secolo e appartenne, insieme all'omonima antica tenuta, alla casa senatoria dei conti Marescotti; si susseguirono diversi proprietari, dai sen. Aldrovandi, al conte Pasi, al marchese Grimaldi di Genova, al marchese Raffaele De Ferrari, al principe don Antonio D'Orleans, quindi al duca di Montpensier, poi al marchese Omar Talon ed infine a Donna Costanza Bonora.

Attualmente il palazzo e' in corso di ristrutturazione.

Il toponimo "Fontana" sembra sia derivato dalla presenza, presso l'omonimo palazzo, di un pozzo costruito su di una "polla" sorgiva, ricca di acque purissime.

Ubaldo, Gaetano e Mauro Gandolfi

Al Palazzo Fontana sono nati Ubaldo e Gaetano Gandolfi, eminenti pittori del '700, figli del fattore di casa Ranuzzi.

Ubaldo Gandolfi (San Matteo della Decima 1728 Ravenna 1781) ricevette dai suoi maestri (Graziani, Celli, Toselli) una formazione pittorica aderente ai principi Dell'Accademia Clementina di Bologna. Soggiorno' anch'egli, come il fratello Gaetano, un anno a Venezia e la sua pittura risentira', in seguito, dell'influsso dei pittori veneti (Piazzetta, Tiepolo).

Gaetano Gandolfi (San Matteo della Decima 1732 Bologna 1802) come Ubaldo frequento' l'Accademia Clementina di Bologna, ma su di lui l'influenza determinante fu esercitata dal fratello. Nel 1760 trascorse un anno a Venezia, dove ebbe modo di studiare le opere del Tiepolo e di altri pittori veneti. Viaggio' anche in Inghilterra ma tornato a Bologna realizzo' affreschi e tele in varie chiese e conventi di Bologna. La sua fama, dopo l'esperienza veneta, accrebbe tanto che le sue prestazioni pittoriche vennero richieste in varie citta' d'Italia.

Mauro Gandolfi (Bologna, 1764-1834) figlio ed allievo di Gaetano, dimostro' presto un'indole vivace e ribelle. A soli sedici anni lascio' la famiglia e parti' per la Francia. Tornato a Bologna nel 1785 incomincio' a frequentare l'Accademia Clementina, affinando le conoscenze tecniche cui il padre lo aveva avviato. Riporto' numerosi premi e fu nominato "professore di figura" dal 1794 al 1797. Nel frattempo aiutava il padre, pittore affermato e oberato da commissioni, lavorando nel suo atelier ed era attivo in modo autonomo come pittore, disegnatore, miniaturista ed incisore, passioni coltivate fin dal soggiorno francese.

 
 
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