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Al via la Stagione sinfonica del Teatro Lirico G. Verdi di Trieste

Redazione Liricamente, 11/09/2010

In breve:
La Stagione prendera' il via Venerdi' 10 settembre 2010 alle ore 20.30, con replica pomeridiana Sabato 11 a Pordenone, omaggio a Franz Schubert.


L'inaugurazione è fissata per venerdì 10 settembre con replica pomeridiana sabato 11 settembre, con un concerto in cui figurano nella prima parte l'omaggio due composizioni  di Franz Schubert.
La prima è l'Ouverture D. 644, "Die Zauberharfe L'arpa magica", scritta  nel 1820 e  originariamente parte dell'opera Die  Zauberharfe, una delle opere teatrali schubertiane oggi più eseguite anche fuori dai confini della Germania e dell'Austria.
La  Sinfonia  in Si minore D. 759, "Incompiuta" che segue, è considerata talmente perfetta che altrettanto unanimemente è considerata "compiuta" nella sua bellezza. I due tempi della Sinfonia furono scritti da Schubert nel 1822  ma furono "scoperti" per puro caso appena nel 1865, e subito dopo eseguiti per la prima volta a Vienna. Fu detto che la Sinfonia rimase incompiuta perché lo stesso Schubert dubitava di riuscire a scrivere  altri due  tempi  così perfetti.

Nella seconda parte il programma prevede l'esecuzione della Sinfonia n.3 in Mib maggiore op. 97 "Renana" di Robert Schumann. La composizione è tutta pervasa di gioia e serenità, a differenza della maggior parte delle composizioni di Schumann in cui prevale tristezza, inquietudine e malinconia.

Il concerto è affidato alla bacchetta del Mº olandese  Hubert Soudant, artista di fama internazionale ha diretto le migliori orchestre del mondo tra cui i Berliner e i Wiener Symphoniker. Predilige il repertorio classico, specie mozartiano, francese e tedesco con particolare riguardo a Schubert appunto, a Beethoven, Bruckner e Mahler. Ha diretto l'orchestra del "Verdi" nel 1977.

 

Venerdì 17 settembre  con replica sabato 18 settembre 2010  al Teatro Lirico "Giuseppe Verdi" Trieste, anticipato dall' esecuzione  al Teatro Verdi di Pordenone che si terrà giovedì 16 settembre, il secondo appuntamento della Stagione vedrà l'esecuzione dei seguenti capolavori: il Divertimento per archi in fa maggiore KV 138  e la Sinfonia n.4 in sol maggiore per orchestra e voce solista di Gustav Mahler.

Il primo brano di Mozart fa parte  di tre lavori gemelli che non sono propriamente dei  Divertimenti-Serenate ossia lavori con molte danze e pagine concertanti per violino; sono piuttosto di taglio quartettistico anche se è consuetudine ascoltare la terna di lavori eseguita dagli archi di un'orchestra. Aperto da un Allegro con due temi, il Divertimento per archi in fa maggiore KV 138   si sviluppa in un ampio Andante  per chiudersi con un brillante, stringato Rondò conclusivo in tempo Presto.
Segue la Sinfonia n.4 in sol maggiore per orchestra e voce solista di Gustav Mahler, una sinfonia dalle particolari caratteristiche in quanto termina con un "Lied" cantato e conclude il breve ciclo iniziale delle sinfonie ispirate alle leggende poetiche medioevali note nella letteratura tedesca come i "Wunderborn Lieder".

A guidare gli organici dell'Orchestra del "Verdi" ritorna sul podio il Stefan Anton Reck, direttore molto apprezzato dal pubblico del Teatro, che al "Verdi" in campo sinfonico  ha già diretto con grande successo, tra l'altro, la Tragica e le  Sinfonie n.6  e n. 9 di Mahler e, in campo operistico,  tre delle quattro opere del Ring wagneriano e Arianna a Nasso di Richard Strauss.
Voce solista  Osman Spangher  membro del Coro di voci bianche "I Piccoli Cantori della città di Trieste", coro che collabora stabilmente dal 1991  alle  produzioni liriche e sinfoniche del Teatro Verdi, sotto la direzione di Maria Susovski e Cristina Semeraro.

 

Il   terzo   appuntamento  sinfonico   che si terrà al Verdi di Trieste venerdì 24 settembre sabato 25 settembre e con  replica a Pordenone domenica 26 settembre vedrà impegnati l'Orchestra e il Coro del Teatro Verdi, quest'ultimo preparato dal Lorenzo Fratini,  nell'interpretazione del Schicksalslied op.54 per coro e orchestra di Johannes Brahms.  
Il "Canto del destino" è tratto da un poema di Friederich Holderlin e narra la storia dell'insurrezione greca contro i Turchi nel 1770, secondo la tendenza poetica ed intellettuale dell'epoca che ravvisava nella Germania l'erede naturale della Grecia antica, con le relative implicazioni nazionali.
Il programma poi si concentra su Ludwig van Beethoven  di cui sarà eseguito il Concerto n. 5 in Mi bemolle maggiore per pianoforte ed orchestra op. 73, "Imperatore". Composto nel 1809 e dedicato all'arciduca Rodolfo, protettore e amico del Maestro, è soprannominato l'Imperatore per la sua impressionante grandiosità.

Si assisterà al la Sinfonia n. 3 in Mi bemolle maggiore op. 55, "Eroica" che Ludwig van Beethoven dedicò al principe Joseph Maximilian Lobkowitz ma che in precedenza aveva dedicato a Napoleone Bonaparte.

Sul podio l'israeliano Pinchas Steinberg, più volte protagonista di  grandi direzioni sinfoniche al "Verdi" di Trieste, formatosi negli Stati Uniti e a Berlino, dove studiò composizione, carriera internazionale alla guida delle migliori orchestre europee.

 

Il quarto concerto della Stagione  affidato alla bacchetta del Julian Kovatchev, che ormai da diversi anni, alterna le direzioni sinfoniche con quelle operistiche ed anche operettistiche,  si terrà venerdì 1 ottobre e sabato 2 ottobre  al Teatro Verdi di Trieste  preceduto dalla esecuzione a Pordenone  giovedì 30 settembre: è dedicato a Ludwig van Beethoven, di cui sarà eseguita  l'ouverture Egmont; a  Max Bruch di cui sarà eseguito il Concerto per violino e orchestra n.1 insol minore op.26 e infine, a P. I. Ciaikovskidi cui si potrà ascoltare la Quarta sinfonia in fa minore op.36.

In Egmont si manifesta  appieno il fatalismo eroico del "secondo stile" beethoveniano, quello che sviluppa al massimo le possibilità drammatiche del sonatismo che  esplode sin dall'Adagio introduttivo.
Il Concerto per violino e orchestra n.1 in sol minore op.26 di  Max Bruch che segue, appartiene al ristretto novero dei Concerto romantici per violino, strumento che il compositore tedesco prediligeva in conseguenza anche della stima ed amicizia che aveva per Joseph Joachim, uno dei più famosi violinisti del suo tempo. Ma non solo, anche per la cantabilità melodica che questo  strumento può esprimere meglio del pianoforte. Protagonista del brano è il violino Federico Agostini, triestino, allievo dei maestri Gulli e Zanettovich e componente dei  Virtuosi di Roma e dell'ensemble "I Musici". Assiduo frequentatore del repertorio da camera, Federico Agostini è regolarmente ospite di importanti festival e suona con illustri musicisti fra i quali Bruno Giuranna, Jaime Laredo, Joseph Silverstein e Janos Starker.

Il programma si chiude con la Quarta sinfonia in fa minore op.36 di Piötr I. Caikovskij di cui il compositore stesso precisa: «L'introduzione – scrive il compositore - è il nocciolo di tutta la sinfonia: l'idea principale è il fato, nefasta potenza che si oppone alla conquista della nostra felicità e che malignamente si adopera perché il benessere e la pace non siano mai completi, mai privi di nubi».

 

Venerdì 8 ottobre, con  replica pomeridiana  sabato 9 ottobre, si terrà il quinto appuntamento sinfonico: protagonista della prima parte del concerto Felix Mendelssohn Bartholdy di cui sarà eseguita in apertura l'Ouverture  op. 95, "Ruy Blas" che doveva servire d'introduzione all'omonimo dramma di Victor Hugo, al suo tempo molto popolare.
Nonostante  Mendelssohn rinnegasse  le tinte fosche di questo scritto la composizione che ne scaturisce,  e che fu portata a termine dal compositore nel 1839, è di grande drammaticità e di sicuro effetto nell'impatto sul pubblico. A questa Ouverture faranno  seguito dello stesso autore  i Psalms op. 42 che vedranno coinvolti nell'esecuzione oltre all'Orchestra, il Coro del Teatro Verdi  istruito dal Lorenzo Fratini e il soprano Miranda Keys.

Nella seconda parte del programma sarà eseguita la Sinfonia n. 6 in Fa maggiore op.68, "Pastorale" di Ludwig van Beethoven, capolavoro tanto noto e tanto amato dal pubblico di tutto il mondo.

Sul podio il Gudni Emilsson, nato a Reykjavik, il direttore islandese al suo debutto sul podio triestino,  è  stato Direttore musicale della German Tübingen Chamber Orchestra, del Classical Music Festivals dell'Università di Tübingia in Germania,  della Camerata Boema Praghese e infine della  Thailand Philharmonic Orchestra di  Bangkok.

 

Venerdì 15 ottobre e sabato 16 ottobre a Trieste e giovedì 14 ottobre a Pordenone il Julian Kovatchev che è recentemente diventato direttore ospite principale  del "Verdi", dirigerà l'Orchestra del Teatro triestino in due  composizioni di Jean Sibelius. La prima, Finlandia, poema sinfonico op. 26, è un poema sinfonico scritto da Sibelius in opposizione alle  misure repressive imposte dallo zar Nicola II alla Finlandia.
Sarà poi la volta del Concerto  in re min., op. 47 per violino e orchestra. Cavallo di battaglia di molti grandi virtuosi del violino, questa composizione di Sibelius fu scritta nel 1903 e appartiene alla piena maturità dell'autore che qui si ricollega alla tradizione  romantica della composizione per violino ed orchestra, più che alle sperimentazioni del Novecento.

Il notevole impegno virtuosistico del Concerto, specialmente nel primo tempo e nel finale che crea un dialogo particolarmente serrato e ricco tra solista e orchestra, vedrà impegnata la giovane  violinista sarda  Anna Tifu al suo debutto sul palcoscenico del Verdi, enfant prodige con alle spalle, in pochi anni di carriera e già  di prestigiosi successi.

L'esecuzione di Eine Alpensynfonie (Una sinfonia delle Alpi), poema sinfonico op. 64, ultima composizione per grande orchestra di Richard Strauss, impegnerà l'Orchestra del "Verdi" nella seconda parte del programma. Diretta per la prima volta a Berlino il  25 ottobre 1915 dallo stesso Strauss, dopo una gestazione lunga e controversa anche per il titolo,  questa Sinfonia in un unico tempo, è descritta  dall'autore nel suo diario come "la purificazione morale dell'uomo grazie ai suoi soli sforzi, la liberazione dal lavoro, il culto dell'eterna, splendida natura".  

 

L'appuntamento di venerdì  22 ottobre  e sabato  23 ottobre  a Trieste e giovedì 21 ottobre  a Pordenone vedrà le due compagini dell' Orchestra e del Coro del Teatro Verdi  impegnate  nel Gloria per coro e soprano solo di Francis Poulenc, una composizione in cui si riconosce la oramai raggiunta maturità dell'autore francese che si identifica anche con il suo riavvicinamento alla fede cattolica, per molto tempo abbandonata  durante  una "lunga crisi di oblio religioso" come  la definisce lui stesso e che coincide con gli anni Trenta.
Manuela Kriscak, soprano triestino impegnato nella Sinfonia, ha un repertorio che, oltre all'opera, spazia nel sinfonico e nella liederistica internazionale: russa, tedesca, ceca e francese.

La prima parte del programma vedrà invece l'esecuzione del  Concerto n.1 in mi minore op.11 per pianoforte e orchestra di Fryderych Chopin, un concerto ricco di virtuosismo pianistico lucido e brillante che scopre anche diversi momenti dedicati alla melodia come pausa di meditazione  e che ha come protagonista il pianoforte.
Michail Lifits, giovane pianista uzbeco, che ha iniziato a suonare il pianoforte all'età di cinque anni vincendo numerosi premi internazionali con apparizioni in Russia, Ucraina, Austria, Italia, Germania, Francia, Svizzera, Polonia , Danimarca e Stati Uniti d'America.


Il Concerto sarà diretto dalla bacchetta di Giacomo Sagripanti, giovane direttore al "Verdi" già apprezzato nel novembre 2009

 

L'ultimo appuntamento sinfonico della Stagione, in programma  venerdì  29 ottobre  e sabato  30 ottobre al Teatro Lirico "Giuseppe Verdi"di Trieste con  replica domenica  31 ottobre a   Pordenone, vedrà l'Orchestra del Teatro Verdi impegnata in un programma interamente dedicato a Robert Schumann, di cui ricorre l'anniversario dei 200 anni dalla nascita.

Sul podio il Brunello  nella duplice veste di violoncello solista e di direttore,  ruolo che altrettanto bene si addice  ad una personalità musicale così "complessa e impetuosa" come la sua, sempre più protesa alla sperimentazione di  nuove forme d'arte e progetti  interattivi tra musica, immagini e parole.

In apertura sarà  eseguito il Concerto in la minore op.129 per violoncello e orchestra, composizione dalla stesura tormentata che fu più volte corretta e modificata, pubblicata solo nell'agosto 1854 ed eseguita per la prima volta postuma, nel 1860 a Lipsia.
Frutto di un mese di inteso lavoro tra gennaio e febbraio 1841 è la Sinfonia n. 1 in Si bemolle maggiore op.38 "Primavera" che segue e che chiude il percorso sinfonico della Stagione dei Concerti 2010 al Teatro Verdi.

 

Nel programma della Stagione figura anche un concerto straordinario che il Teatro Verdi offrirà al pubblico fuori abbonamento giovedì 28 ottobre con esecuzione unica a Trieste. Protagonista la Nuova Orchestra da camera  "Ferruccio Busoni "di Trieste formata da affermati musicisti e diretta dalMassimo Belli che, tra l'altro, è stato allievo di Salvatore Accardo per un biennio all'Accademia di Alto Perfezionamento "W. Stauffer" a Cremona. La  Nuova Orchestra da Camera "Ferruccio Busoni" è  erede delle tradizioni artistiche dell'omonimo complesso storico fondato dal Aldo Belli a cui va il merito di aver contribuito alla divulgazione al pubblico delle opere dei più importanti compositori triestini tra cui Viozzi, Bugamelli, Sofianopulo, Merkù, Zanettovich, Zafred, Pipolo, Coral e Levi.

Per  i 45  anni di sodalizio la  Nuova Orchestra Busoni si esibirà in un programma in cui figura nella prima parte  il Concerto in re maggiore per violino e orchestra op. 61 di Beethoven con la partecipazione solistica straordinaria di Salvatore Accardo, nuovamente al "Verdi" dopo l'esibizione in concerto il 3 novembre 2004  per le celebrazioni  in occasione del 50º del ritorno di Trieste all'Italia, alla presenza del Capo dello Stato Carlo Azelio Ciampi e del concerto per il 40ennale della nascita dell'Orchestra stessa nel 2005.

La seconda parte della serata vedrà invece l'esibizione dell'Orchestra da Camera "Ferruccio Busoni" nella Sinfonia in re maggiore di Luigi Cherubini. Sarà una delle rare occasioni per ascoltare un capolavoro composto dal Maestro in soli due mesi tra marzo ed aprile 1815,  per lungo tempo dimenticato e riesumato in occasione del 175º anniversario della morte dell'autore, nel 1935 a Lipsia.

Informazioni di vendita

La campagna abbonamenti della Stagione Sinfonica 2010 è ancora in corso. Sono confermate le tipologie di abbonamento per il  turno A (serale) e per il  turno B (pomeridiano)  e le riduzioni abituali (Fondatori e Sostenitori della Fondazione Teatro Verdi, Abbonati alla Stagione Lirica 2009-2010, over 65, gruppi minimo 20 persone, soci Uncalm, invalidi)
Si confermano anche  le formule speciali di abbonamento e di vendita per i giovani.
In particolare:
-la Carta Giovani riservata ai giovani under 26 anni per abbonamento ridotto a € 33,50
-il posto giovani per tutti i concerti al prezzo di € 5,00
-la promozione "sinfonica junior" per i giovani under 16 con un adulto accompagnatore: potranno acquistare i biglietti per tutti i concerti del turno B (pomeridiano) al prezzo di  € 5,00 per tutti gli ordini di posto.

I Biglietti "Last minute" con la riduzione del 50% del prezzo per tutti i settori di posto (esclusi gli ingressi) sono previsti per il concerto del sabato (turno pomeridiano).

Gli abbonati alla Stagione Sinfonica 2010 possono acquistare i biglietti del concerto straordinario della Nuova Orchestra da Camera  "Ferruccio Busoni "di Trieste con lo sconto del  50% sul prezzo  di botteghino per tutti i settori.

Numero verde: 800 090373
Fax: 040 6722 249

Biglietteria del Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste :
da martedì a venerdì ore 8.30 - 12.30  e 15.30  - 19
sabato 9 - 16, comunque un'ora prima dell'inizio dei concerti
domenica: un'ora prima dell'inizio degli spettacoli
lunedì chiuso

 
 
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