Era il 4 febbraio 1943 quando al Teatro Comunale di Forlì andò in scena l'ultimo storico "Rigoletto" di Giuseppe Verdi, evento del quale i forlivesi continuarono a favoleggiare per decenni.
Protagonista era infatti il mitico baritono cremonese Mario Basiola, mentre nel ruolo di Gilda cantava il soprano Dina Mannucci e Duca di Mantova era il tenore Giovanni Signorini, pisano di Ponsacco, con la direzione d'orchestra di Ottavio Marini. La Mannucci, fiorentina, 1906-2004, era figlia del pittore Cipriano attivo anche in Francia ed aveva cantato con Basiola lo stesso titolo verdiano al suo secondo debutto teatrale.
Dopo 68 anni, sabato 30 aprile, alle ore 21, "Rigoletto" torna al Teatro Comunale di Forlì in una produzione ricca di realtà romagnole.
L'evento è infatti organizzato dall'Associazione Forlì per Giuseppe Verdi presieduta dal rag. Giovanni Basini, con la partecipazione dell'orchestra Bruno Maderna sempre di Forlì che sarà diretta da Marco Berdondini di Faenza.
La regia è di Daniele Rubboli, giornalista e operatore teatrale di padre ravennate, nato però a Modena e residente a Milano dove dirige il Laboratorio Lirico Europeo. Con lui, come aiuto regista, il giovanissimo architetto Filippo Tadolini di Forlì. E di adozione romagnola è anche la scenografa: la giovane Daniela Popovic originaria della Russia.
Tra le "spezie" della regia di Rubboli, anche un folto gruppo di comparse provenienti dallo storico Palio di Forlimpopoli, cui si aggiunge Raffaele Basini nel ruolo del pittore di corte.
Completano le realtà romagnole di questa produzione gli artisti Monica Boschetti (Contessa di Ceprano e Paggio) e Daniele Girometti (Ceprano) di Rimini.
Nel ruolo del protagonista sarà invece l'ottimo baritono perugino Giulio Boschetti, mentre il soprano bolognese Arianna Ballotta sarà Gilda e l'elegante tenore milanese Luigi Battistoni darà vitalità al Duca di Mantova.
Una presenza giovane e di grande avvenenza quella del mezzosoprano Isabel De Paoli, di Pavia, nel doppio ruolo di Giovanna e Maddalena, che sarà in scena assieme alla sorella maggiore, Corinna, danzatrice, nel ruolo della Maledizione, un' "idea" registica che aggiunge un momento suggestivo alla narrazione verdiana senza alternarne la sostanza, ma dando corpo ad una precisa idea di Verdi che lo stesso autore ripropone in vari titoli della sua drammaturgia.
L'emergente basso sardo Gianluca Lentini sarà Sparafucile, mentre nel ruolo di Monterone canta l'affermato basso parmense Mattia Denti. Completano il cast il tenore Roberto Natale (Borsa) e il baritono Diego Bellini (Marullo) rispettivamente di Milano e Cremona.
Torna con questa produzione al Comunale di Forlì il Coro San Rocco di Bologna preparato da Maria Luce Munari, recentemente applaudito anche nella stagione del T. Rossini a Lugo. |