Commento al documento:
Artisti: liberi professionisti o dipendenti? Questo è il problema!
| Nome: | Luca | | Località : | IT | | Faccio un paragone con gli artisti del coro di un teatro internazionale scadente e con pochissima produzione: l'Opéra National de Paris...
Ebbene, questi non solo non concepiscono un'aberrazione simile nella limitazione dell'espressione artistica, ma devono nemmeno preoccuparsi di chiedere il permesso artistico
ogniqualvolta debbano esibirsi fuori dall'orario di lavoro. Il teatro ti ritiene sua proprietà dall'ora d'inizio della tua prestazione fino al termine della stessa. Punto. Oltre tali orari gli artisti sono liberi cittadini che possono fare quel che vogliono. Anzi, possono scrivere di essere solisti del coro dell'Opéra de Paris.
Stesso discorso per permessi di lunga durata, dato che non contemplano l'erogazione dello stipendio (e l'eventuale aggiunto costa meno).
Ecco, se si voleva colpire qualche situazione imbarazzante tipo la famigerata "alternanza" nelle orchestre, beh, ci hanno rimesso tutti, anche quelli che con questo tipo di situazione non c'entrano nulla e che magari fanno ogni tanto qualche esperienza utile per il prorpio lavoro. Io al contrario avrei obbligato periodicamente gli artisti ad esibirsi in altri contesti (solistico o in altri gruppi) proprio per valorizzare e tenere in allenamento le proprie capacità, che sappiamo tutti scemare in anni di quotidianità senza obbiettivi di crescita artistica. | Torna al documento:
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