![Recensione Opera Tosca Multipromo Opera Festival Firenze - bacio di Radames – Dimitra Theodossiou e Ignacio Encinas](immagini/aida1p_FI.jpg)
L'interessante cartellone di
Multipromo OperaFestival propone
quest'anno
un'Aida in prima mondiale con scene e costumi firmati da
Igor Mitoraj: lo splendido Prato delle Colonne nel fiorentino
Giardino di
Boboli si tinge di caldi toni, evocatori di terre e tempi lontani.
Un allestimento tutto da guardare e gustare, in cui una grande pedana inclinata
verso la platea vede convivere con eleganza l'imponenza celebrativa e l'intimo
dramma vissuto dai protagonisti. Accostati con gesto apparentemente causale,
colori materici dalle sfumature più disparate vanno a decorare pareti
componibili: scorrendo orizzontalmente, esse creano vari ambienti in primo
piano, luoghi di rifugio nei momenti drammatici, e la corte egiziana sullo
sfondo, delimitata da una scalinata. Senza una particolare connotazione
orientale, si inseriscono gli elementi tipici di
Mitoraj: grandi
frammenti di statue, in cui le parti mancanti sono le vere protagoniste,
svettano sulla scena o giacciono come abbandonate. La mente corre ai versi di
Shelley in Ozymandias, a quel mutilato ricordo di potere destinato a sparire
tra la sabbia, nella consapevolezza di un'inevitabile fugacità; allo stesso
modo, in
Aida si consuma la drammatica accettazione di un amaro destino
vittorioso sulla gloria di un popolo. Spogliati dell'aura eroica, i protagonisti
si arrendono a una sconfitta che coinvolge la sfera personale quanto quella
pubblica.
![Recensione Opera Tosca Multipromo Opera Festival - il basso Stefano Rinaldi Milani](immagini/aida2p_FI.gif)
Secondo la lettura del regista
Andrea Cigni, la recitazione si sviluppa
attraverso movimenti chiari ed essenziali che evidenziano la tensione
drammatica; buie e lunari le situazioni individuali (un gran peccato rilevare
problemi nei tempi di accensione e spegnimento luci, con personaggi in ombra in
corrispondenza di zone vuote illuminate), solari quelle corali, anche grazie ai
toni giallo-arancio dei costumi che richiamano il mondo egiziano. Su questi
spicca il blu elettrico di
Aida, una fantastica
Dimitra Theodossiou,
e l'aggressivo manto giallo di
Amneris,
Serena Pasqualini:
convincenti nei rispettivi ruoli, restituiscono con passione e tecnica
un'amorosa lotta fra titani. Voce potente e sicura in tutte le sfumature, il
soprano greco esprime tutta la forza di quel sentimento che porta la
protagonista al sacrifico estremo, mente il mezzosoprano risolve con agilità i
complessi passaggi della partitura, centrando la volubilità del suo personaggio.
![Recensione Opera Tosca Multipromo Opera Festival - il mezzosoprano Serena Pasqualini](immagini/aida3p_FI.jpg)
Non convince l'interpretazione del tenore
Ignacio Encinas, un
Radamés
poco disinvolto nei movimenti e a tratti incerto in volume e intonazione; bella
prova per il basso
Stefano Rinaldi Emiliani,
Re solenne nei gesti
e chiaro nel timbro, e il baritono
Carmelo Corrado Caruso, abile nella
rappresentazione dell'istintività etiope di
Amonastro, in netto contrasto
con la rigidità egiziana.
![Recensione Opera Tosca Multipromo Opera Festival - Ancora la Theodossiou e il basso Carmelo Corrado Caruso](immagini/aida4p_FI.jpg)
Qualche problema di acustica complica gli equilibri tra i cantanti e l'
Orchestra
OperaFestival, diretta dal
Mº Roberto Tolomelli: la buona performance
viene penalizzata da una Marcia Trionfale deludente, traballante
nell'intonazione delle chiarine (in sostituzione delle trombe). Pulita e
ordinata l'esibizione del
Coro Opera Festival, gradevoli e ironiche le
coreografie di
Vladimir Derevianko, eseguite dal corpo di ballo
Maggio
Danza.
Uno spettacolo coinvolgente e di forte impatto visivo, che di certo gli interni
di un teatro saprebbero valorizzare, amplificando quell'armonia tra il grandioso
genio verdiano e la malinconica maestosità dell'arte di Mitoraj.